Ultimo giorno di polemiche, almeno si spera. La rincorsa del Palermo verso la salvezza ha avuto un contorno decisamente piccante: dai botta e risposta tra Zamparini e Bonacini fino all’esposto presentato dal Carpi alla Procura Federale, per assicurarsi che il match del “Barbera” tra i rosa e il Verona non abbia un esito già scritto. Polemiche che non impensieriscono Davide Ballardini, abile a non smentire la propria fama di uomo di campo nemmeno quando i pensieri potrebbero andare altrove: "Abbiamo pensato solo agli allenamenti, non abbiamo affrontato altri argomenti. Non mi sono posto alcuna domanda, pensiamo solo al nostro mestiere e a fare una buona partita, anche perché avremo la fortuna di trovare tante persone a sostenerci”. Il sold out del “Barbera” darà una motivazione in più al Palermo, chiamato all’ultimo passo per la salvezza: "Fa un piacere enorme avere lo stadio pieno - prosegue Ballardini - anche perché è da tanto tempo che non accadeva. Abbiamo anche una responsabilità in più, così”.
Domenica, per Ballardini, si chiuderà un cerchio. Contro il Verona, a Verona, guidò per l’ultima volta un Palermo che sembrava averlo definitivamente sfiduciato. Dal canto suo, l’allenatore ravennate, non rinnega quanto di buono fatto nella sua prima parte di stagione: "Nell’esperienza precedente abbiamo fatto sette partite e per me è stato un ottimo lavoro. Non è assolutamente una rivincita, tutta la squadra ha avuto molto da soffrire e quest'ultima partita ci dà l'occasione per chiudere bene”. Per poter valutare positivamente il lavoro svolto quest’anno, però, bisogna ottenere la salvezza: "La partita di domani è fondamentale - ribadisce Ballardini -. Dietro c'è comunque un buon lavoro”. Avere davanti un Verona già retrocesso e per giunta senza Luca Toni non deve far sembrare il compito più facile di quel che sia: "Sono competitivi anche senza Toni, lo hanno dimostrato in tante occasioni. Hanno già messo in difficoltà tante squadre molto quotate e ci aspettiamo un Verona che venga a farsi la sua partita".
E se dovesse arrivare la salvezza, che Ballardini ci sarà da aspettarsi? Quello silenzioso e immobile della sfida d’andata col Verona o, finalmente, un Ballardini più sorridente e pronto a festeggiare con la squadra? "Chi mi conosce sa che sono molto alla mano, poi il lavoro porta un po di timidezza”, taglia corto l’allenatore rosanero, chiamando a supporto anche un testimone speciale: "Chiedete a Gianni Di Marzio come sono. Siamo come Ficarra e Picone”. Un’accoppiata vincente, che ha portato il Palermo fuori dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Quello che Zamparini ha definito un miracolo e per il quale Ballardini dà meriti a tutti i giocatori: "Per me, se dovessimo salvarci, sarà la squadra ad avercela fatta. Nonostante tanti momenti difficili siamo arrivati a giocarcela grazie all'impegno della squadra".
di Benedetto Giardina