Le rassicurazioni di Zamparini davanti alle due sconfitte di fila non bastano: "Io mi sento sempre in discussione", Tedino dixit, e in vista della trasferta di Perugia non può non esserlo: "Personalmente sono in discussione anche quando vinco cinque partite di fila". Ne basterebbe una per allontanare la crisi e rimanere in scia del duo in vetta, quello composto da Empoli e Frosinone, che nelle ultime due settimane hanno approfittato del crollo dei rosa per il sorpasso in classifica: "La testa è il fattore scatenante, le quattro sberle di Empoli, la settimana lunga e l'espulsione di Coronado hanno provocato uno sbandamento. La prestazione col Foggia è stata buona per 60 minuti, c'è stata una reazione sul 2-1 e se avessimo segnato staremmo qui a parlare di attributi". Quelli che la squadra ha mostrato in settimana, con la riunione di gruppo nello spogliatoio e il summit con Zamparini: "La visita del presidente ci ha fatto molto piacere, venire in fretta a dare il suo contributo è stato motivo di grande soddisfazione".
Al "Curi", tra condizioni fisiche non ottimali e tempi di recupero ristretti, Tedino dovrebbe cambiare volto al suo Palermo: "Abbiamo giocato praticamente martedì e torneremo in campo sabato, bisogna vedere anche chi non ha recuperato o chi ha recuperato meglio. Prenderemo le nostre decisioni anche in base a questo, lavorando in sintonia con lo staff e la società". Molto probabile anche un cambio in porta. Contro Empoli e Foggia, Posavec è stato protagonista in negativo nelle due sconfitte: "Se un attaccante sbaglia davanti alla porta non lo lascio certo fuori - ribatte Tedino -. Credo che Josip abbia fatto un percorso straordinario, recentemente poteva far meglio qualche intervento e se un domani avrò la possibilità di scegliere un portiere diverso non terrò conto di un errore, ma che ci vorrà più esperienza o altre situazioni". Pomini attende e scalpita dalla panchina, così come un altro elemento pronto a tornare in campo dopo un anno e mezzo di assenza: "Rajkovic potrà vedere il campo a breve".