"Sono un instancabile ottimista e continuo ad esserlo". Paul Baccaglini non vuole convincere Palermo, vuole contagiarla. Come i palermitani hanno contagiato lui, a tal punto di portarlo in uno dei quartieri storici della città, quello della Vucciria. Solo una tappa del tour del nuovo presidente rosanero, che ha vissuto al massimo ogni istante nel capoluogo siciliano: "Questa settimana è stata un susseguirsi di esperienze nuove e forti, è chiaro che adesso si arrivi al momento cruciale. Abbiamo riempito la settimana di parole, ora arriva l'altra faccia di questa realtà meravigliosa in cui le parole si mischiano al campo. Ho avuto il piacere di fare diversi colloqui con l'allenatore e i ragazzi, un po' per conoscerci perché attraverso i media è impossibile. Cercare di incanalare il grande entusiasmo che ho trovato in città ai giocatori, ragazzi giovani ma grandi professionisti. Credo che sapranno tradurre questo clima positivo sul campo". Presente, ma non invasivo. Un supporto morale, ma mai un intruso nelle scelte tattiche: "Una squadra è vincente quando ognuno fa il suo ruolo. Non ho una preparazione tecnica che mi permetta di entrare in certe situazioni. Lo staff tecnico è meraviglioso e sono loro a valutare i ragazzi quotidianamente. Mi sono basato più sull'aspetto psicologico, per il lato tecnico ci sono loro".
Parole al miele per Diego Lopez, che rimane l'uomo di fiducia in campo per Baccaglini: "Credo nella filosofia del pensiero positivo e della forza dell'attrazione. Credo che tutti noi dovremmo metterci davanti un muro con delle immagini da vedere su base quotidiana. L'immagine che ho stampato in testa, il mio sogno, è quella di dare semplicemente ai palermitani ciò che meritano. In questi giorni ho visto una gioia, una genuinità, che se potessi salvare io la situazione mettendomi la maglia e scendendo in campo lo farei. Posso solo fare bene il mio ruolo: portare un progetto ed essere costante nel farlo. La settimana con le istituzioni e con i palermitani è stata intensa. Se tutti ci mettiamo questo pannello e pensiamo ad una grande festa, questo sarebbe il mio happy ending". Un lieto fine che può arrivare già domani sera, per la prima partita di Baccaglini al "Barbera" da presidente del Palermo: "Ho il piacere di condividere la serata di domani con la mia compagna, una donna che amo moltissimo e a cui vorrei far vivere questa esplosione di gioia. Insieme, se ci riusciamo, sarà una festa".
Palermo-Roma sarà un derby italo-americano: "Sì, ma non ho mai conosciuto Pallotta", ammette Baccaglini. "In questa settimana di emozioni forti non è possibile non leggere qualcosa in più di semplici coincidenze. Avere davanti a noi un avversario così importante vuol dire che c'è qualcosa del destino in mezzo. Vivo questa partita come la ciliegina ad una delle settimane più belle della mia vita". E chissà che il neo presidente, da ex speaker radiofonico, non abbia intenzione di fare un po' di spettacolo nel pre-partita con qualche giro di campo: "Mi metterò sempre al servizio della squadra. Cercherò di essere un fattore positivo. Abbiamo attirato già una grande attenzione mediatica perché accende fiducia, ma qui si gioca a calcio. Non voglio il faro addosso, la concentrazione e l'entusiasmo del pubblico devono essere diretti ai nostri giocatori. Sarò felice di stare in disparte e di gridare: so già come si esulta e ci si dispera in palermitano e sono pronto". Quindi il siciliano inizia ad essere una lingua più familiare: "Ancora per qualcosa serve il traduttore, ma sto imparando qualcosa".
Per questo esordio sono arrivati, immancabili, tanti messaggi di auguri. Uno anche da un palermitano, oltretutto: "Con Pif ho un rapporto meraviglioso, visti i nostri trascorsi. Mi ha istituito una responsabilità speciale perché lui ha esaltato il bello di Palermo. Il fatto che lui creda in me è davvero una cosa grande". Il più bello, però, è arrivato dal predecessore: "Zamparini in questa settimana ha dimostrato quel carattere e quella personalità che ho già visto nei mesi della trattativa. Mi ha dato un grandissimo sostegno e supporto umano, mi ha mandato un bel messaggio: "hai una grande fortuna, succede a pochi di essere presidenti di una squadra di calcio. Vivilo con amore e con rispetto perché è una delle cose più belle della vita". Anche lui è una forza positiva". In generale, è arrivata una gran bella responsabilità: "Ho ricevuto moltissimi messaggi da persone che hanno fatto parte della mia vita. Molti di loro mi incoraggiano ad essere forte e ad andare avanti, ad essere determinato. Vedono me stesso in quel che sto facendo, genuinamente. Sentire questa conferma da parte loro è bello". In cambio, un pegno in caso di salvezza: "Oggi andrò al santuario di Santa Rosalia, poi se dovessimo salvarci sono pronto a mangiare dieci panini con la milza...".
L'uragano Baccaglini ha travolto anche Diego Lopez, che a dispetto di un'iniziale reticenza non può non dire la sua sull'impatto del nuovo presidente nell'atmosfera che si respira all'interno della squadra: "Il presidente ha un grande entusiasmo e questo contagia la gente. Si tratta di una persona giovane, intelligente, ma è importante che anche lui parli di salvezza e pensi a questa stagione. Al di là dei progetti che ha da qui in avanti. Se avesse parlato solo dei progetti di stadio e centro sportivo, non sarebbe stato un discorso per noi. La cosa fondamentale è che abbia parlato della salvezza". Un atteggiamento che ha trascinato anche i giocatori, come Nestorovski, coinvolto in una gag via social per chiamare a raccolta i tifosi in vista di Palermo-Roma. Un appello al quale si unisce l'allenatore uruguaiano, ricordando gli anni da calciatore a Cagliari: "Sono stato abituato a venire tante volte qui da avversario e non ne ho mai vinta una. Penso che sia fondamentale".