In cinque anni l'Otelul Galati ha vissuto una parabola discendente che l'ha portato dalla partecipazione in Champions League al fallimento. Club rumeno fondato nel 1964, ha dichiarato istanza di fallimento. Attualmente in fondo alla classifica della seconda divisione rumena, solo nel 2011 invece conquistava un titolo storico che lo lanciava nel più grande palcoscenico continentale.
Lo scorso ottobre balzò agli onori della cronaca, in maniera poco edificante, poichè il Barcellona intraprese proprio contro l'Otelul un'azione legale perchè lo stemma del club rumeno era, ed è tuttora, quasi identico a quello dei catalani. "Hanno ragione - disse il direttore sportivo dell'Otelul, Munteanu - lo stemma è uguale. Ma c'è stato un errore nel copia-incolla in fase di stampa. Lo cambieremo, torneremo a quello vecchio con cui giocammo in Champions". Sul sito ufficiale del club oggi campeggia ancora lo stemma incriminato, ma si possono leggere anche comunicati e note che testimoniano il momento di crisi dell'Otelul tra cui un appello ai tifosi del mese scorso: allo stadio gratis per sostenere la squadra. 'Ci sono stati molti errori da parte di chi ha gestito il club negli ultimi anni dal 2006 ad oggi, e questi errori hanno ridotto le possibilità di sopravvivenza del club', si legge sul sito.
Club sul Danubio e con una squadra con tutti giocatori di nazionalità rumena e con un'età al di sotto dei 20 anni, la storia recente dell'Otelul somiglia molto a quello che la Steaua Bucarest visse circa un anno fa: via i colori sociali, il proprio simbolo e anche via il nome perchè la Corte Suprema giudicò illegale la registrazione del suo nome e del suo simbolo da parte del proprietario. Adesso a rischiare di scomparire è l'Otelul.