Sono stati sette giorni traumatici per il Manchester City di Pep Guardiola, che ieri sera non è riuscito a rimontare il 3-0 di Anfield. Doveva essere la settimana del titolo in Premier, ma Pogba e il suo United hanno rovinato la festa all’allenatore catalano. Doveva essere anche la settimana della Champions e della qualificazione alle semifinali, ma non è andata esattamente così. Dopo la disfatta di Anfield, infatti, Salah e compagni si sono ripetuti anche all'Etihad. 1-2 il risultato finale, con la solita firma dell'egiziano e il colpo definito ad opera di Firmino. Delirio rosso anche a Manchester, dunque. Teste basse per i ragazzi di Guardiola, dominanti in patria ma di nuovo fallimentari in Europa.
Un colpevole su tutti, Nicolás Otamendi. Lui, punto fermo della difese del City e anche di quella argentina. Vero baluardo su cui Sampaoli farà affidamento per il Mondiale russo, ormai alle porte. Nella speranza che il ct della Seleccion non lo abbia visto all’opera in queste ultime uscite. Otamendi ha, infatti, vissuto una vera e propria settimana da incubo, la peggiore probabilmente della sua carriera. Il suo City ha incassato otto reti nelle ultime tre partite, cinque delle quali per colpa sua. E’ cominciato tutto ad Anfield, nella gara di andata di Champions League. Pronti, attenti, via ed è subito errore. La squadra di Klopp corre a 2000 km\h. Salah trova Firmino dentro l’area, con il brasiliano che defilato prova a rientrare sul sinistro. Su di lui c’è proprio il difensore argentino che, nella sterzata, perde il contrasto con l’avversario e finisce a terra. Ederson si supera sul numero nove dei Reds ma non può nulla sulla ribattuta dello stesso Salah. Passa qualche minuto e Otamendi concede il bis: brutta palla persa a centrocampo, palla ancora a Salah che, con una pennellata, trova la testa di Manè per il 3-0.
Da Anfield a Manchester, dal Liverpool allo United. Il City domina il primo tempo e va nello spogliatoio sul 2-0. Spumante pronto per festeggiare un titolo che sembrava ormai cosa fatta. Poi, però, nella ripresa sono dolori. Pogba accorcia al 53’. Solo due minuti più tardi l’ex Juventus fa 2-2: lancio bellissimo di Sanchez a sfruttarne l’inserimento, con Otamendi che si perde totalemnte il francese. Al 69’ arriva il terzo gol dei ragazzi di Mourinho. Altro traversone di Sanchez, Otamendi si ferma per mettere l’avversario in fuorigioco, ma i compagni non lo seguono. Risultato? Gol di Smalling e derby perso per 3-2. L’incubo del difensore argentino, però, non finisce qui. Perché nel frattempo a Manchester arriva il Liverpool di Klopp. Tempo di remuntada, servono quattro gol per raggiungere la semifinale. Il City parte fortissimo, poi si scioglie nel secondo tempo. Salah fa 1-1 e, a quindici minuti dalla fine, arriva la seconda rete. A siglarla Firmino, che mette a sedere proprio Otamendi sulla sinistra per poi entrare in area e battere Ederson con un preciso diagonale. Fuori dalla Champions e festa rimandata in Premier. Due sconfitte cocenti con due rivali. Cinque errori nell’arco di sette giorni. Non esattamente una settimana da Dio alla Jim Carrey per il povero Otamendi...