Prosegue la crisi dell'Olympiakos. I biancorossi hanno perso 3-1 nel derby di Atene contro l'AEK, valido per la gara d'andata dei playoff.
È il minuto 82 quando il presidente dei biancorossi, Evangelos Marinakis ha iniziato a discutere con il quarto uomo lamentandosi per l'arbitraggio di Daniele Massa, reo dopo un consulto al Var di aver assegnato un rigore inesistente a favore dei gialloneri quando il punteggio era ancora fermo sull'1-1. In segno di protesta, Marinakis ha calciato dei palloni in campo, con l'intenzione di interrompere il match. Da quel momento in poi è scoppiato il finimondo, con i tifosi che sono entrati sul terreno di gioco.
The President of Olympiakos and the Greek Superleague everyone 👏👏👏 pic.twitter.com/ukU1bKpqlG
— AEK Insider (@AEKINSIDER) April 23, 2023
Decine di addetti alla sicurezza sono dovuti scendere in campo per calmare gli animi e disperdere i tifosi.
Il proprietario dell'Olympiacos, Evangelos Marinakis ha dichiarato:"Oggi anche i non vedenti hanno visto cosa sta succedendo nel calcio greco. Falsificazione, vagabondaggio e fuorilegge hanno dimostrato di non avere scrupoli. Vi abbiamo detto che il nostro mondo è un calderone bollente! Hanno fischiato un rigore in una fase dove non c'è contatto. Non sono nemmeno andati al VAR quando c'è stato un chiaro fallo prima del gol dell'Aek. L'intera Grecia era disgustata. I vagabondi dell'Epo (la Federcalcio greca) e il governo incapace di affrontarli, hanno ucciso il calcio!".