Settimane di riflessione per Nicola Leali, portiere di proprietà della Juventus. Uno scudetto, il primo in carriera, e la possibilità di giocare la Champions, ma il futuro di Nicola all'Olympiacos è tutt'altro che sicuro. Tredici presenze in campionato e dieci in Europa League, con parate di altissimo livello. Poi la serata storta agli ottavi contro il Besiktas: 5 gol tra anadata e ritorno.
"Il momento peggiore per me e la squadra" - si legge nelle pagine di Extratime - "Tre giorni dopo abbiamo perso pure il derby col Panathinaikos. Sono contento di essere venuto ad Atene, ricordo ancora con piacere le parate con Osmanlispor e Young Boys, le più belle della stagione. Mi ha anche fatto piacere che Cambiasso, nella mia serata peggiore, sia venuto a farmi i complimenti per come avevo reagito. Lui e Dominguez sono due grandi, si vede che hanno vinto tanto ma non si sono stancati: in allenamento sono sempre i primi, i più pronti a lavorare. Futuro? Il mio desiderio è giocare, ovunque vada. Ora bisogna vedere che succederà. Cosa preferisco tra essere titolare in una squadra più piccola o partire da 12° in un club da Champions? Io scelgo sempre di giocare".