Pastore ha da sempre preferito il fioretto alla sciabola, il colpo ad effetto a un contrasto vincente. Non è un caso che i primi due gol dell’argentino con la maglia della Roma siano arrivati allo stesso identico modo: di tacco. Sempre nella stessa porta, prima con l’Atalanta, poi con il Frosinone ieri sera. Questione di istinto, e di classe purissima.
All’ingresso in campo il Flaco era stato beccato dai tifosi giallorossi, al momento dell’uscita è stato accompagnato da un lungo applauso. Alle volte basta una magia per ribaltare tutto. Il colpo di tacco come atto di redenzione. Un gesto tanto bello quanto raro, che negli anni è stato provato e riprovato. Ma sono veramente pochi quelli ad esserci riusciti due volte nella stessa stagione.
Rimanendo in Italia bisogna tornare alla stagione '98-'99, sempre a Roma, ma sponda Lazio. Stesso stadio e stessa curva (nord) dove Pastore è diventato maestro del colpo ad effetto. Il protagonista? Roberto Mancini, capace di inventarsi due colpi di tacco, prima nel derby finito 3-3, poi nel capolavoro volante che ha steso il Parma. Un gol che ancora fa scuola per tutti gli aspiranti acrobati del mondo del calcio.
Quando si parla di colpi ad effetto è difficile non far riferimento a Zlatan ibrahimovic, il re dei gesti atletici estremi. Lo svedese infatti è stato uno dei pochi a realizzare due gol di tacco nello stesso anno. Era la stagione 2008-09, Ibra infilò prima il Bologna, con il tacco al volo su cross di Adriano, poi l’Atalanta con un tacco girato di spalle. Sempre nella stessa stagione Bosko Jankovic segnò due gol di tacco: entrambi al Lecce nella partita di andata e in quella di ritorno.
Uscendo dai confini nazionali Cristiano Ronaldo è riuscito addirittura a far meglio. Doppio ‘taconazo’ in due stagioni diverse in Liga: prima nel 2011/12 (Malaga-Real e Rayo Vallecano-Real) poi nel 2013/14 (Real-Getafe e Real-Valencia). Quest’anno il portoghese non ha ancora deliziato la Serie A con uno dei suoi colpi preferiti, ma chissà che non nasca un duello a distanza con Pastore per il ruolo di ‘Re del colpo di tacco’.