Amici nemici, Serse Cosmi e Massimo Oddo: questa sera si giocano una fetta di serie A all’Adriatico in gara-1 della finale playoff di Serie B, ma prima di arrivare alla guida di Trapani e Pescara hanno condiviso un’esperienza in Puglia, quando il primo guidava il Lecce e il secondo chiudeva una carriera intensa e vincente da terzino giallorosso. Quell’annata, 2011-2012, si concluse con la retrocessione dei salentini nonostante un girone di ritorno d’alta classifica: a condividere l’esperienza leccese con i due avversari di questa sera è stato Gennaro Delvecchio, una vita nelle mediane di mezza Italia, un recente passato da allenatore (ultima esperienza al Melfi) e un possibile futuro da agente di calciatori. “Ricordo bene quell’esperienza - spiega a gianlucadimarzio.com - Io arrivai a Lecce a gennaio: eravamo penultimi e serviva fare un miracolo. Siamo arrivati a un centimetro dalla salvezza, ma facemmo lo stesso un lavoro straordinario, tanto che il pubblico a fine stagione ci applaudì. Firmai il giorno dopo una vittoria per 1-0 contro l’Inter e in quella squadra c’erano tanti calciatori che hanno fatto strada, penso a Cuadrado, Tomovic e Muriel”.
180 minuti, più possibili supplementari, per giocarsi una stagione: il Trapani ci arriva con il vantaggio del terzo posto e l’entusiasmo della rivelazione stagionale, il Pescara con tanta qualità e la forza della gioventù. “Il Trapani ha davvero assunto le sembianze del proprio allenatore - spiega Delvecchio - è una squadra arcigna, grintosa, determinata, con un grande carattere. Serse è una guida esperta e la formazione è il suo manifesto. Il Pescara è più giovane e tecnico, vivremo una partita sicuramente molto bella”. Con Cosmi un primo incrocio era avvenuto già nel 2002, a Perugia: “Lo reputo un grande allenatore - il commento dell’ex idolo della gradinata Sud ai tempi della Sampdoria - ha avuto qualche stagione complicata ma a Trapani sta avendo la possibilità di confermare che è preparatissimo. E’ un grandissimo motivatore e ha messo in piedi una macchina perfetta, come i quattro mesi di imbattibilità confermano”. Gli inserimenti dei mediani e le leve corte e rapide sono invece la forza del 4-3-2-1 di Oddo: “Massimo è un ragazzo molto intelligente, credo che sia destinato a fare carriera. Sa quello che vuole da sé stesso e dagli altri e questo è davvero fondamentale”. In tanti lo ricordano anche nei panni di barbiere mondiale nel 2006 in Germania: “E’ una persona positiva, forse il fatto che sia molto simpatico può dare impressioni diverse. E’ un ragazzo vivace, che fa gruppo, e si percepiva già allora che aveva qualcosa in più”.
Cosmi con due pareggi andrebbe in A, quindi starà al Pescara cercare di premere sull’acceleratore sin dai primi minuti della sfida interna di questa sera. La solidità e le ripartenze del 3-5-2 siciliano, però, sono ben più che un ostacolo da non sottovalutare. E sul pronostico Delvecchio non si sbilancia, con Lapadula e Coronado stelle di una serata che suona da spot per la serie B: “Di pancia direi Pescara, per spessore tecnico e qualità, ma se mi fermo a riflettere sul rendimento e la disposizione delle due formazioni, penso che c’è Cosmi dall’altra parte e mi vien da dire che si tratterà di una partita estremamente equilibrata. Meriterebbero entrambe la promozione”.
Luca Guerra
(Twitter: @GuerraLuca88)