Sì, d'accordo, a volte può anche sembrare un'esagerazione. Ma chi le ha vissute, quelle notti lì, davvero non potrà dimenticarle mai. Calde, emozionanti, ricche di passione. Magiche. Tutti lì, pronti a sgolarsi dietro a una colonna sonora divenuta tormentone. Pronti a sognare "inseguendo un gol". Sotto il cielo di quell'"estate italiana" c'erano degli occhi a rimanere impressi nelle menti e nei cuori di milioni di tifosi. Grandi, scuri, sempre sbarrati. Sei volte - una per ogni gol -, gioia folle e incredulità. Perchè Totò Schillaci non poteva pensare di avere il potere di far innamorare un'intera nazione che sognava di salire sul tetto del mondo. E invece sì, quel ragazzo siciliano semi-sconosciuto al calcio dei grandi, chiamato in Nazionale dopo una sola stagione in Serie A, divenne l'idolo di vecchi e bambini, uomini e donne. Perchè 'Italia '90' fa rima con Schillaci, l'eroe delle 'Notti magiche'.
Tempi diversi, Nazionali diverse, protagonisti diversi. Persino competizioni diverse. Ma non parlare di Italia per l'ex attaccante è impossibile, "perchè sono state emozioni davvero ineguagliabili, impossibili pure da spiegare". Ricordi riposti subito nel cassetto, adesso c'è un Europeo da affrontare senza i favori del pronostico e dopo le classiche polemiche post-convocazioni. La speranza di avere qualche chance, però, è sempre viva: "Quella di Conte è una squadra nuova, una Nazionale che mi incuriosisce tantissimo - ha confessato Totò Schillaci in esclusiva ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com - Gli Europei saranno una vetrina importante per molti giocatori. Di sicuro non partiremo favoriti, d'altronde spesso è stato così. Davanti a noi vedo almeno quattro squadre: il Belgio, che affronteremo già nel girone, la Germania campione del mondo in carica, l'Inghilterra, Nazionale giovane e forte, e la Francia, che giocherà in casa. In ogni caso sono sicuro che l'Italia potrà contare su un gruppo formato da gente che ha carattere e che farà di tutto per onorare la maglia azzurra".
E in un'Italia in cui manca il vero fuoriclasse, la speranza di milioni di tifosi è quella di trovare un giocatore che a suon di gol faccia sognare un intero Paese. Proprio come fece Schillaci ventisei anni fa: "Chi potrebbe essere il nuovo Schillaci? Questo non lo so proprio - continua l'ex Juventus e Inter -, ma mi auguro davvero che un nostro attaccante durante i prossimi Europei riesca a vivere un momento d'oro. Penso ad esempio a Immobile o Insigne, anche se uno che mi piace parecchio è Graziano Pellè. Magari potrebbe essere lui a risultare decisivo. Io li seguirò con tanta attenzione, mentre continuerò a girare per il mondo, a lavorare e anche a divertirmi". E chissà che davvero non possa esserci un nuovo eroe. Chissà che dopo quelle indimenticabili 'Notti magiche', in futuro non si possa parlare anche di 'Nuits magiques'. Chissà che l'Italia intera non possa innamorarsi di altri occhi, rigorosamente sbarrati e sognanti. Totò Schillaci docet, adesso manca soltanto l'erede.