Prosegue, inarrestabile ed incessante, l’agonia dei giocatori della Lucchese, il glorioso club toscano che sta vivendo una stagione da incubo in seguito alle ben note vicende societarie. I debiti, seppur non particolarmente consistenti, continuano a non essere onorati e così molti nuovi nodi stanno tragicamente venendo al pettine. L’ultima umiliazione, in ordine cronologico, subita da giocatori e staff rossonero è stata l’interruzione della fornitura del gas da parte di Gesam: docce fredde e niente riscaldamento. Eppure i soldi per pagare la bolletta, facendo due conti, grazie ai fondi raccolti dai tifosi, potrebbero anche esserci. Ciò che manca è la società. Qualcuno che autorizzi i pagamenti, tra cui, appunto, quello del gas. Qualcuno che coordini le operazioni quotidiane e gestisca le spese. Qualcuno, insomma, che renda meno impietoso questo finale di stagione. Al momento, niente di buono in vista.
I tifosi, uniti più che mai attorno alla squadra, si stanno facendo in quattro per salvare quantomeno la dignità dei colori rossoneri. Tra questi, Vittorio Tosto, ex giocatore di Serie A e proprietario di una struttura sportiva adiacente allo stadio, sta ospitando nel suo centro gli allenamenti della squadra, garantendo ai giocatori materiale sportivo ed una doccia calda. Una situazione paradossale e assurda, alla quale si sono aggiunte, dopo mesi di silenzio, le dichiarazioni dell’irreperibile amministratore unico, Umberto Ottaviani, rilasciate alla rivista Gazzetta Lucchese. “Cessione societaria in vista, novità nei prossimi giorni”. Un barlume di speranza o le solite parole buttate al vento? La città, ormai disillusa e disincantata, osserva inquieta l’evolversi della situazione, non dimenticandosi mai di stare vicina a Favarin, ormai più psicologo che allenatore, ed i suoi valorosi uomini.