A Roma è nato (calcisticamente) e cresciuto, e proprio con la maglia giallorossa stava per esordire in Europa League lo scorso 3 novembre. Sogno frantumato per via di una palla che proprio non ne ha voluto sapere di uscire dal campo. Austria Vienna-Roma, minuto 89’. Luciano Spalletti si gira verso la panchina: “Eros, tocca a te”. Via la giacchetta della tuta, quarto uomo che prepara il cambio, prima però l’indicazione del recupero: 3 minuti. Che per Eros De Santis, terzino destro classe 1997, saranno trascorsi con una velocità mai vista prima. “Niente, non è uscita!”, quarto uomo sconsolato che ripone la lavagnetta luminosa, triplice fischio e niente ingresso in campo. Destino beffardo. Perché “esordire con la Roma è sempre stato un sogno”, che il ragazzo continua a inseguire. Step by step.
Quello attuale si chiama Serie B, Virtus Entella, squadra dove è arrivato in prestito secco dalla Roma lo scorso 16 luglio. E che ieri lo ha visto per la prima volta protagonista. Castorina, uno che con i giovani ci sa decisamente fare, lo ha osservato da vicino in allenamento, lo ha riempito di consigli, ha aspettato il momento giusto prima di mandarlo in campo. Maglia da titolare contro la Cremonese e De Santis che non ha deluso le attese: partita ordinata, propositiva. Esame superato, buona la prima. L’Entella e Castorina credono tanto in lui, la Roma osserva per il futuro, il ragazzo continua a inseguire il suo sogno. Quello, al momento, rimasto chiuso in un cassetto per via di una palla davvero beffarda.