Dal no ad un possibile futuro sulla panchina del Genoa come vice di Mandorlini all'avambraccio di Claudio Bosotin, storica figura della tifoseria della Sampdoria: "Enrico è diventato un simbolo, come il Baciccia" blucerchiato. E da questa mattina Nicolini, ex centrocampista della Sampdoria, collaboratore e soprattutto grande amico del nuovo allenatore del Grifone, è diventato anche un tatuaggio: "Già, perché è stato l'unico a dire di no al Genoa - sorride 'Boso' pochi minuti prima di finire 'sotto mani e pistola' del tatuatore Diego Fontana, e di legarsi per sempre al Netzer di Quezzi - scherzi a parte, ha fatto un gesto bellissimo ed Enrico ora lo voglio portare sempre con me". Sulla pelle, dove chi sceglie di imprimerci emozioni e ricordi lo fa consapevole che sarà per tutta la vita.
Questione di cuore, emozioni e... scelte. Come quella fatta da Enrico, che appena saputo dell'arrivo del suo amico Andrea a Genova ha sgomberato ogni dubbio: "Io al Genoa? - la domanda in loop da parte di amici e tifosi - tradirei i sostenitori della Sampdoria e mancherei di rispetto a quelli rossoblù". Gesto apprezzato e applaudito ovunque, senza distinzione di colori o bandiere, e che non ha lasciato indifferente soprattutto chi ai colori blucerchiati ha dedicato una vita intera. Ecco che allora a trovare spazio accanto all'amico Mancini, una vecchia fidanzata e altri due tatuaggi più piccoli, ora c'è anche il Netzer Nicolini. Quinto tatuaggio per Claudio, ennesima emozione a tinte blucerchiate firmata Bosotin. Questione di cuore, emozioni e... scelte. Come quella del 'Boso', svegliarsi presto un sabato mattina e tatuarsi un pezzo di storia della Sampdoria addosso. Perché l'amore si sa, é anche una questione di pelle.
