Un’operazione senza precedenti, diventata un caso internazionale e ora definitivamente saltata. L’Arabia Saudita, che attraverso un fondo di investimento pubblico gestito dal principe ereditario Mohammed bin Salman sembrava essere vicinissima a prendere il controllo dell’80% del club, si è ritirata dalla trattativa per l’acquisto del Newcastle.
La vicenda è andata avanti per mesi ed ha avuto un grande impatto sull’opinione pubblica tanto da coinvolgere Amnesty International, che vedeva nel passaggio di proprietà un’opera di sport washing per ripulire l’immagine saudita a livello internazionale attraverso gli investimenti nello sport. In più, la tv qatariota BeIN Sports aveva denunciato il mancato stop del regime saudita a un’emittente che violava i diritti televisivi trasmettendo in modo abusivo le gare del campionato inglese.
La nota del fondo saudita
L’acquisto, alla luce di un patrimonio da 260 miliardi di sterline, avrebbe reso i Magpies il club più ricco d’Inghilterra ma la cessione del club è sfumata, come comunicato in una nota ufficiale dal gruppo d’investimento: “Con profondo apprezzamento per la comunità del Newcastle e per il significato della sua squadra di calcio, siamo giunti alla decisione di ritirare il nostro interesse nell’acquisizione del Newcastle United Football Club”.
Una scelta su cui ha inciso anche l’incertezza legata ai danni prodotti dalla pandemia di Coronavirus: “Lo facciamo con rammarico – prosegue la nota –, poiché eravamo entusiasti e totalmente impegnati a investire nella grande città di Newcastle e crediamo che avremmo potuto riportare il club nella posizione che la sua storia, la sua tradizione e i suoi fan meritano. Sfortunatamente il prolungamento del processo per via delle circostanze attuali, unito a una situazione di incertezza globale, ha reso il potenziale investimento non più commercialmente percorribile”. Il riferimento è in particolare alla mancata chiarezza, da parte della Premier League, “su ciò che accadrà nella prossima stagione in materia di partite, allenamenti e quant'altro”.
Una dura notizia per i tifosi del Newcastle, 13esimo nell’ultima Premier League, e anche per il proprietario Mike Ashley che, dopo 13 controversi anni alla guida del club e quattro mesi di colloqui con il fondo arabo, dovrà cercare ora un nuovo acquirente per rendere meno cupo il futuro.