Alessandro Nesta alla conquista della MLS. L'ex difensore del Milan e della Lazio è attualmente terzo nella Nasl, la serie B americana, e il sogno è arrivare nel paradiso delle leghe americane:
"L'obiettivo è vincere il campionato" - dichiara l'ex azzurro nel corso di un'intervista concessa a Extratime - "Abbiamo una buona squadra e il titolo può significare riempire lo stadio anche con 15 mila abbonati. L’altro mio obiettivo è imparare. Questa è una scuola, la mia prima esperienza: la mia gavetta. Ho uno staff nuovo e dobbiamo creare una metodologia di lavoro e quando capiterà un’occasione importante sarà fondamentale farsi trovare pronti. Se arrivasse dall’Italia bene, ma potrebbero esserci opportunità anche qui negli Usa. Ripeto, devi solo farti trovare pronto. Devo farmi le ossa: lavorare e apprendere. Per non deludere in futuro".
La Juventus vince, il Napoli gioca meglio: "I bianconeri continuano a essere i più forti. Hanno soldi e sanno come spenderli: sono bravi a programmare. Anche quando rinunciano a un calciatore eccellente come Pogba, hanno subito in mano le operazioni giuste per rinforzarsi. Napoli? Un palleggio come quello di Sarri è esteticamente bello da vedere: uno stile di gioco che non può non accattivare. E le sue idee ormai sono seguite da diversi colleghi. Ma la Juve pratica un calcio più efficace. E alla lunga lo scudetto lo vince sempre lei. Io però sto con il tecnico azzurro. Punti di vista, naturalmente. In Italia,rispetto agli anni passati, si vede un numero maggiore di belle partite".
Juve da Champions? "Sì. Ma se ce la farà, sarà un po’ una sorpresa. Però è attrezzata per provarci. E non vedo altre squadre con difensori così bravi, un ottimo centrocampo e un attacco con Higuain. Mi piace molto il mix che hanno dietro: i veterani Bonucci, Chiellini, Benatia e l’allievo Rugani. Ha un’occasione imperdibile per imparare dai grandi. Come successe a me al Milan. La prima volta che mi trovai dentro al Bernabeu ero emozionantissimo, mi girai e vidi le facce rassicuranti di Maldini e Costacurta: bastavano quegli sguardi per insegnarti ad affrontare certe situazioni".
Consigli ad Allegri: "Loro hanno quei tre mostri davanti che ti possono far gol in qualsiasi momento. Però dietro sono vulnerabili. E si è visto a Torino. Dico qualcosa di scontato: devi assolutamente contenerli davanti con una importante fase difensiva. Qualcosa poi succede". Sull'esonero di Ranieri: "Da un lato mi fa piacere constatare che non siamo solo noi in Italia a comportarci così, ma lo ha fatto anche un Paese sportivamente evoluto come l’Inghilterra. A volte è la gelosia a portarti a situazioni del genere. Altrimenti non saprei dare un’altra giustificazione".
Su nuovi talenti italiani: "Andrei piano sulla parola “talenti”: magari tre o quattro. Gli altri sono giocatori bravi. Il vero fuoriclasse è Donnarumma: può arrivare al livello di Buffon. Fra i difensori vedo Rugani e Romagnoli. Me li porterei volentieri con me a Miami. Chi dei due sarà più bravo lo dirà il tempo. Sorpresa di più quest’anno? Simone Inzaghi e la sua Lazio. Gioca un bel calcio ed è andato al di là delle aspettative. Sono felice pure per Pippo, che con il Venezia ha già ottenuto la promozione. Non avrei mai immaginato per loro una carriera da allenatori".
Soluzione anti-noia: "Eliminare un paio di squadre e accorciare il calendario. Sempre meno società hanno i soldi per essere competitive e allora togliamole di mezzo. Così avremmo un campionato più combattuto e risolveremmo il problema della noia". In chiusura d'intervista Nesta parla del suo Robert Baggio: "È un ragazzo di origine albanese di 23 anni che l’anno passato abbiamo utilizzato poco. È cresciuto a New York e la settimana scorsa contro i Cosmos ha portato allo stadio duecento suoi connazionali".