Nesta: "Non è Roma senza Totti. Non esiste calcio senza memoria"
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Data: 20/06/2019 -

Nesta: "Non è Roma senza Totti. Non esiste calcio senza memoria"

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Alessandro Nesta è da pochi giorni diventato il nuovo allenatore del Frosinone ritornando ad allenare in quella regione dove è cresciuto calcisticamente diventando un simbolo (oltre che capitano) della Lazio. Nel suo passato tanti derby e scontri con un altro simbolo di Roma e della Roma: Francesco Totti. Il nuovo allenatore del Frosinone ha commentato così la separazione tra il club giallorosso e il suo uomo simbolo per antonomasia:

"L'addio di Totti? Sono sorpreso e stupito, non pensavo si potesse arrivare a tanto ma non conosco le dinamiche che lo hanno portato ad allonatnarsi dalla Roma. Non entro nelle vicende delle altre società perché non le conosco e non è nel mio interesse però posso dire che io credo fortemente nel valore delle bandiere in una società. Un po' come Maldini al Milan: hanno recuperato il suo bagaglio umano e tecnico per metterlo a disposizione della società. Ripeto, sono colpito dall'addio di Totti alla Roma, immagino il suo dolore ma gli auguro ogni bene.

Francesco_Totti.jpg

Chi perde più da questa separazione: la Roma o Totti? Penso che la Roma perda davvero tanto perché ritengo che la tradizione e la storia debbano sempre far parte di una società, ma è chiaro che non entro nel merito della scelta dei dirigenti. Francesco soffrirà ma ha le qualità per fare altre esperienze anche se non nella squadra del suo cuore, almeno per ora.

Che rapporto c'era tra noi? Ottimo. Quando eravamo a Roma con lui capitano della Roma e io della Lazio non potevamo vederci o uscire assieme, ma siamo sempre stati molto legati. Come prendevo i suoi sbeffeggiamenti nei derby? Lui ha sempre avuto un carattere più esuberante rispetto al mio per questo siamo anche diventati amici. Certo, gli ho sempre perdonato tutto, appena ci ritrovavamo, magari in Nazionale, scherzavamo su quello che era successo. Roma è anche questo: derby tutto l’anno e sfottò continui".

 

L'intervista integrale sul Corriere dello Sport in edicola oggi



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