Nuovo corso al via, secondo giorno di ritiro a Coverciano per la Nazionale del neo CT Roberto Mancini. Diversi i volti 'nuovi' chiamati in vista delle gare amichevoli contro Arabia Saudita, Francia e Olanda, tra questi anche Domenico Criscito. Il difensore - che ha lasciato lo Zenit San Pietroburgo per vestire nuovamente la maglia del Genoa - è tornato in azzurro dopo le poche apparizioni a seguito degli episodi del 2012, quando venne coinvolto in un'operazione relativa al calcioscommesse che gli costò anche la partecipazione all'Europeo dello stesso anno.
"Tutte le volte che arrivo a Coverciano mi tornano in mente brutti ricordi - ha detto Criscito in conferenza stampa -, quel 2012 ha lasciato una brutta traccia, ma adesso sono cresciuto e sono più felice. Non ho nessuna voglia di rivincita, anche se quella è una cicatrice che non andrà mai via. Voglio ringraziare Mancini, che dopo avermi nominato capitano dello Zenit mi ha dato la possibilità di tornare in Nazionale. Lui è un grande allenatore, la persona giusta per far ripartire l'Italia. Non so perché non sono più stato convocato negli ultimi anni, io mi sono sempre impegnato giocando anche in Champions ed in Europa League. Ma non posso dire nulla perché chi è stato chiamato lo ha sempre meritato".
In chiusura anche un pensiero sul ritorno in Nazionale di Mario Balotelli e sul futuro al Genoa: "Conosco bene Mario - ha aggiunto Criscito -, è uno buono e può fare soltanto bene, è tra i giocatori più forti al mondo. Il Genoa? Appena sono stato contattato ho detto immediatamente sì, sono legato ai colori rossoblu e sono felice di essere tornato. Nel calcio italiano, però, forse ci sono troppi stranieri. In Russia mi capitava di essere penalizzato perché era obbligatorio schierare cinque nazionali, potrebbe essere un'idea anche per il nostro calcio".