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Data: 18/02/2018 -

Nasce ufficialmente la Bradley Lowery Foundation. Defoe e Wembley: la storia che ha commosso tutti

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E’ voltato in cielo come un angelo, dopo aver illuminato il mondo con il suo sorriso e la sua storia. Il piccolo Bradley Lowery ha scelto una calda giornata di luglio per alzare bandiera bianca davanti a quel maledetto neuroblastoma con cui ha combattuto per anni. E’ morto nella sua casa a County Durham, non su un letto di ospedale. Di quello ne aveva piene le scatole. Troppa la voglia di vivere per stare lì. Ha vinto il Gol of the Month lui, mica noccioline. E’ stato il più giovane di sempre a riuscirci, grazie al rigore calciato verso la porta di Begovic allo Stadium of Light oltre un anno fa. Ha anche calpestato il prato di Wembley eh, mano nella mano con il suo fedele amico Jermain Defoe prima di un Inghilterra-Lituania. Troppo forti gli applausi, così tanto assordanti da spingerlo a tapparsi le orecchie. Non c’era niente da fare per la sua vita. Forse non lo sapeva, ma non sottovalutiamo i bambini. Probabilmente ne era anche a conoscenza, ma poco gli importava. Dai sorrisi alla tristezza, dalle lacrime di gioie a quelle di sofferenza. Ma i genitori del piccolo Bradley hanno reagito subito, sostenuti dalla Premier e da squadre di ogni paese. Lo hanno fatto fin dal primo monento, fin da quando nel giorno del funerale i palloncini dei compagni di classe del figlio hanno spiccato il volo verso il cielo. Sarebbero piaciuti a Bradley, così come avrebbe esclamato “Che figata!” davanti all’idea della Bradley Lowery Foundation. Già, la fondazione in suo onore oggi è realtà. Lo sarà proprio a partire da questa sera, dalla cena di gala presso il Gateshead Hilton Hotel. Compito della fondazione sarà quello di aiutare le famiglie alle prese con il dolore più grande che si possa avere, quello di vedere il figlio lottare contro la malattia. Servirà a dare un senso alle loro giornate, la forza necessaria per alzarsi dal letto la mattina e combattere. “Perché Bradley ha vissuto per uno scopo ben preciso” Ripete spesso sua mamma Gemma. E un ruolo attivo in merito lo ha avuto anche il Sunderland, la sua squadra del cuore: verrà, infatti, costruita una casa-vacanze per regalare alle famiglie e ai loro bambini una pausa dall’ospedale. Anche Newcastle United e Middlesbrough FC saranno presenti alla cena di gala, che vedrà inoltre la partecipazione del cantante Nick Mcque e del suo singolo di beneficenza "Fly High Bradley". Non poteva mancare, ovviamente, Jermain Defoe. Lui che adesso gioca con un'altra maglia, ma poco conta. La foto che lo ritrae sotto le coperte con Bradley nel letto dell'ospedale ha commosso il mondo e lui se la tiene fissa nel proprio armadietto. "Non voleva che andassi via - ha poi raccontato - l’ho abbracciato e si è addormentato. Sua madre, scherzando, mi ha detto che sarei dovuto rimanere tutta la notte e allora le ho risposto 'Qualcuno chiami David Moyes e gli dica che non posso giocare nel weekend'. E' stato speciale”. Come le lacrime che non è riuscito a trattenere durante la presentazione con il Bournemouth. Stava per iniziare una nuova avventura, ma il suo piccolo grande amico lo stava per salutare per sempre. Stasera lo rivedrà, dentro di sé. La Bradley Lowery Foundation, oltre ad aiutare gli altri, ha anche questo potere.



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