Dopo la vittoria di Firenze e il primato in classifica consolidato, il Napoli si prepara ad ospitare il Torino al Maradona. Presente nella conferenza stampa della vigilia, Spalletti ha presentato la sfida contro i granata: "Loro hanno una tradizione di squadra tosta: con loro ho sempre avuto difficoltà. Ho sempre trovato una squadra che dà battaglia. Ora con Juric lo faranno ancora di più perché lui sa fare bene il suo lavoro".
Spalletti poi ha proseguito: "Le partite le prepariamo sempre allo stesso modo, perché ci sono sempre tre punti in palio. Poi è ovvio analizzare le caratteristiche degli avversari: si fa presente ai calciatori. Noi sappiamo quale deve essere il nostro percorso. Ne abbiamo parlato chiaramente delle nostre ambizioni con il gruppo. Vivere senza scopo è un risultato che abbiamo già raggiunto: ora vogliamo avere scopi per giocarci le partite e allenarsi tutti i giorni in maniera corretta, durando fatica, sudando e lottando per i risultati".
Spalletti: "Questa città sogna, noi vogliamo sognare con lei"
Dopo sette vittorie su sette partite, l'asticella del Napoli può considerarsi aumentata. Questa la risposta di Spalletti sulle pressioni che si fanno sentire sulla sua squadra: "Dopo la sconfitta di coppa si diceva 'Vogliamo vedere come la squadra avrà reagito', e poi abbiamo vinto a Firenze. A volte dire 'Ora si vedrà quello che fate' mette qualche pressione in più. Per ora è sempre andata bene: prima o poi potrà capitare che piova. I tifosi del Napoli però ci stanno contagiando con il loro entusiasmo. Noi dovremo esser bravi a contagiare loro. Questa città sogna, e noi vogliamo andare di pari passo a lei".
L'allenatore del Napoli ha poi commentato il calendario fitto, che può causare problemi a lungo termine. Per Spalletti però ci sono buone notizie dall'infermeria. Ben tre giocatori sono recuperati e presenti in gruppo: "Con partite molto ravvicinate si può avere qualche difficoltà in più, però noi abbiamo una rosa che ci permette di andare incontro a periodi difficili. Ciò che mi fa ben sperare è che ho recuperato giocatori importanti come Lobotka, Mertens e Diego, lo chiamo così perché mi piace nominare Diego, (Demme, ndr). Mertens l'ho visto molto bene. Si è messo definitivamente alle spalle questo periodo e si sente realmente nelle condizioni di far parte di questi 16 titolari che abbiamo per partita. Ne mandiamo undici in campo e si parla di undici titolari, ma dobbiamo uniformarci: dopo le cinque sostituzioni i miei titolari sono 16".
Infine, una battuta su Koulibaly, dopo i tristi eventi di Firenze con i cori razzisti nei suoi confronti: "Lui sta benissimo. obbiamo diventare tutti vatussi altissimi, neri e belli come lui. Perché è anche bello".