Walter Mazzarri è scuro in volto dopo il ko subito dal suo Torino contro il Napoli: una prestazione negativa da parte dei granata, che l'allenatore non riesce a spiegarsi. "Non mi è piaciuto niente - ha detto a Sky Sport - la mia squadra non mi è piaciuta. Non siamo stati il Torino di Udine, eppure eravamo nel momento di maggiore crescita e stavamo cominciando a giocare come piace a me".
L'allenatore del Toro è duro con i suoi: "Avrei dovuto fare 7 cambi già all'inizio. Domani parlerò con i ragazzi, ci parleremo in faccia, per capire il perché dopo questa crescita oggi siamo entrati in campo in questo modo. Non ci sono spiegazioni. I singoli? Non voglio parlarne - ha aggiunto - perché forse ne salverei soltanto uno o due. Non abbiamo fatto quello che avevamo preparato, siamo andati più piano di una squadra che è più tecnica di noi e non si può pensare di fare così".
Mazzarri non si dà spiegazioni: "Così non va bene. Non ci sono scuse: l'orario non è una scusa, perché ci siamo allenati due giorni alle 12:30; i dottori hanno curato preparazione e alimentazione; invece sembrava fossimo ancora a letto". Tanti i demeriti del Toro, ma Mazzarri riconosce anche i meriti del Napoli: "Sono forti, hanno i cambi, Ancelotti è un grande allenatore: contro la Stella Rossa sembrava stessero giocando alla Play Station, oggi erano assatanati. Insigne? Lorenzo è ormai un campione, l'ho fatto esordire quasi da bambino. Ora è un top, quando li svezzi e diventano campioni consacrati fa piacere rivederli".