Vittoria conquistata e primo posto in classifica in cassaforte, il Napoli riparte con il piede giusto. Dopo la sosta importantissima vittoria contro l'Atalanta, vero tabù degli azzurri nelle ultime occasioni. A decidere la gara Dries Mertens, nuovamente in gol dopo un'astinenza che in campionato durava da nove giornate. Soddisfatto Maurizio Sarri, che al termine del match ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: "Vincere qui ci dà gusto perché l'Atalanta ci ha sempre messo in difficoltà e perché un successo qua fa particolarmente felici i nostri tifosi. È stato un Napoli diverso - ha detto l'allenatore azzurro - perché abbiamo preparato la partita differentemente rispetto al solito, abbiamo provato ad aggirare le difficoltà trovate contro questa squadra in passato facendo qualcosa di diverso dal solito. Mertens? Su 16 mesi da punta ha fatto 14 mesi e mezzo alla grande, poi ha avuto un calo ma penso sia fisiologico. Dava segnali di ripresa nelle ultime partite pur non segnando e il digiuno era relativo, visto come aveva giocato prima della sosta era evidente che sarebbe tornato a segnare. Per me è importante che tutti stiano bene, se lo fanno contemporaneamente è tanta roba". Durante la gara anche un battibecco con Insigne, che ha preso male la sostituzione: "Lo screzio con Insigne? Una cosa normale - ha detto Sarri smorzando i toni -, io e Lorenzo facciamo pace e litighiamo tre o quattro volte a settimana. È uno sfogo normale di un giocatore che esce, l'allenatore si incazza e gli dice di stare zitto".
Poi per Sarri è stato il momento di affrontare il discorso legato alla corsa scudetto con la Juventus, gli azzurri giocheranno spesso prima dei bianconeri. Una situazione non chiara secondo Sarri: "Vedendo il calendario la Juve ha partite abbastanza abbordabili, a parte che per loro sono tutte abbordabili. Il fatto che loro giochino sempre dopo ci potrebbe dare un po' di pressione e ritengo che la Lega abbia fatto un errore mastodontico. Si poteva giocare o in contemporanea o far giocare a volte prima noi per creare presupposti simili. Si è verificata una cosa sicuramente in buonissima fede, ma capita una volta su un milione. Però un minimo dubbio su chi decide su queste cose mi viene".
Chiusura sul calciomercato, oltre a parlare della discussione avuta con Simone Verdi dopo il rifiuto del giocatore del Bologna di trasferirsi al Napoli, Sarri ha dato la sua opinione anche sulle voci di un possibile rinnovo del contratto con la società del presidente De Laurentiis: "Mercato? Non so, in questo momento qualche alternativa ci farebbe anche comodo, però possiamo, se il rientro di Milik è vicino, possiamo anche pensare che Mertens venga impiegato part time da esterno. Vediamo cosa decide la società, in questo momento mi piacerebbe lavorare solo sul campo senza distrazioni esterne. La chiamata a Verdi? Non faccio chiamate a nessuno volentieri, l'ho fatta a lui perché la società mi ha detto che aveva un accordo col Bologna. Gli ho chiesto se il suo rifiuto dipendesse da me e lui mi ha detto di no, così gli ho risposto che poteva fare tranquillamente la sua strada. Il mio contratto? I contratti hanno un valore relativo nel senso che questo è un mestiere in cui sono importanti cuore, anima e motivazioni. Se uno ha queste caratteristiche si può parlare dei contratti in essere, altrimenti no. In questo momento non mi importa niente di contratto e clausole - ha concluso Sarri -, tra qualche mese ci vedremo con il presidente e ne parleremo ma non credo cambierà niente".