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Data: 10/09/2016 -

Napoli, Sarri: "Non mi sento sotto pressione. Mercato? Siamo al sicuro per 2-3 anni con i nostri giovani"

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Prova di maturità superata, per il Napoli, che al rientro dalla sosta si impone sul Palermo al Barbera. Può essere soddisfatto, dunque, Maurizio Sarri, di una squadra che pur senza Higuain sa ancora come si segna e come si vince. Al punto da creare un parallelo con la Juventus che dalla cessione di Zidane seppe allestire un gruppo vincente. Ma l'allenatore, ai microfoni di Sky Sport, ha tenuto a precisare: "La Juventus ha preso giocatori già ai vertici del calcio italiano e qualcuno anche europeo, noi abbiamo preso giocatori giovani che avranno un grande futuro. Sono felice che il Napoli già adesso sia al sicuro per i prossimi 2-3 anni. Essendo più facile farli giocare con tutti questi impegni, spero di farli crescere. Ho molta fiducia nel gruppo, sono convinto che possa diventare una squadra veramente forte." Tre cambi, rispetto alla scorsa gara col Milan, negli undici iniziali. Scelte che Sarri ha commentato così: "Zielinski è stato con me un anno, partiva avvantaggiato per inserirsi in squadra; stasera volevo due interni che sapessero buttarsi fra le linee e quindi l’ho fatto giocare con Hamsik. Qualcuno poi è tornato stanco dalle nazionali, così ho fatto giocare Maggio. La fiducia è anche nei singoli, specialmente nei giovani che dovranno crescere. Abbiamo avuto estati tormentate per alcuni come Diawara e Maksimovic che si sono allenati poco, poi Tonelli e Giaccherini sono stati infortunati." L'allenatore del Napoli ha voluto anche sottolineare le difficoltà di chi come lui ad ogni sosta deve separarsi da tanti giocatori. "Se in un mese ci sono dieci giorni di nazionali e venti per giocare sette volte, non c’è molto tempo per allenamenti tattici ma solo per preparare le partite. Stiamo lavorando sugli attaccanti esterni più vicini alla prima punta e nel gioco fra le linee, chiaramente cercando di adattarci sulle caratteristiche dei nostri giocatori. Non mi è piaciuta la poca presenza in area, poi appena abbiamo cominciato ad attaccarla nella ripresa abbiamo segnato subito. Dobbiamo ancora migliorare, la squadra comunque mi è piaciuta fin dal primo tempo, prima che poi gli avversari ci lasciassero più spazio. Stiamo facendo qualche accorgimento, ma senza stravolgere la nostra filosofia di calcio." Insomma, il Napoli c'è, e resta lì, a due punti dalla vetta, aspettando poi la risposta di Genoa e Samp domani. Pur senza Higuain, Sarri però non riscontra un approccio emotivo differente alle partite. "Napoli è una città particolare, se ci si fa prendere dalla pressione, si diventa pazzi; i napoletani amano questa squadra e hanno saputo anche perdonarci quando abbiamo fatto male quindi non sento pressioni eccessive. Sento più la necessità di doverli rendere felici prima o poi" ha concluso l'allenatore.


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