Cinque giornate e quindici punti, mai nessuno a Napoli era partito come Luciano Spalletti: il neo allenatore azzurro si è ripreso la testa della classifica superando nuovamente Inter e Milan e lo ha fatto a suon di gol.
E numeri sulla ruota di Napoli. Quattro le reti segnate lunedì sera a Udine e altre quattro quelle fatte alla Sampdoria questo pomeriggio. Gol che valgono due volte i tre punti pesanti e il primo posto, una risposta alle agguerrite avversarie. Numeri che fanno bene anche all’attacco azzurro: nelle prime cinque giornate di questo campionato, infatti, il Napoli ha mandato in rete ben dieci giocatori diversi (solo l’Inter di Inzaghi ha fatto meglio con 11 marcatori differenti), una giostra del gol che mancava da tempo in città.
Napoli, Spalletti ritrova anche Zielinski
Stasera a Genova gli azzurri hanno ritrovato anche Piotr Zielinski: il polacco aveva stentato fin qui, con la Sampdoria ha messo il poker e sigillo finale. Prima di lui avevano trovato il gol anche Insigne, Elmas, Fabian Ruiz, Koulibaly, Politano, persino Rrahmani e il subentrato Petagna.
Oltre ovviamente a Osimhen, la fotografia più bella del Napoli di Spalletti fin qui, capace di segnare quattro gol nelle ultime tre uscite tra Europa League e campionato. Il nigeriano è il capocannoniere della banda azzurra che gioca con rinnovato spirito e senza pressioni: l’allenatore toscano è arrivato a luglio, ha salvato il buono e lavorato sui difetti. Ha dato soprattutto continuità a una squadra che nell’ultimo girone di ritorno aveva giocato con ritmi da scudetto: non esiste un solo modulo - il 4-2-3-1 diventa 4-3-3 in fase di non-possesso -, le gerarchie si costruiscono in campo e non ci si lamenta se si gioca il lunedì, il giovedì e poi anche la domenica.
La stanchezza e il turnover di una squadra che si sta ritrovando possono essere un fattore, la vetta della classifica di sicuro non lo è: ma siamo appena all’inizio e sarà sfida aperta fino alla fine.