Dopo la vittoria contro il Palermo in Coppa Italia, il Napoli è stato protagonista nel post-partita della sesta giornata di Serie A, al "Maradona", contro il Monza. Al termine della partita, Antonio Conte ha parlato ai microfoni di DAZN.
Napoli-Monza, le parole di Antonio Conte
A inizio intervista, Conte ha parlato di Lukaku: "L'importante è che Romelu partecipi al raggiungimento dell'obiettivo finale. Ma come vale per lui vale per tutti. Lui sta lavorando e non è arrivato in perfette condizioni. Però resta comunque un giocatore che ha lavorato tanto della squadra. Se fa gol ancora meglio, ma l'importante è che lavori per la squadra. Io i ragazzi li faccio allenare in maniera giusta".
Ha poi continuato parlando del lavoro che svolgerà durante la prossima sosta: "Sicuramente lavoreremo molto. Cercheremo di sfruttarla al meglio. Siamo rosa in cui c'è un vantaggio e uno svantaggio".
Ha poi voluto continuare parlando del primo posto in campionato: "Io guardo i sogni, ma guardo anche la realtà: non voglio fare voli pindarici. Non sono passati neanche 3 mesi e la rosa è stata rivoluzionata totalmente. So che c'è grande aspettativa nei miei confronti. Lasciamo i tifosi sognare, noi faremo del nostro meglio. Ma servirà stare con i piedi per terra. Troppo facile parlare. Abbiamo appena iniziato un percorso di costruzione per riportare il Napoli in alto".
Infine, ha chiuso la sua intervista post-partita facendo una vera e propria dichiarazione d'amore al suo Napoli: "Io di questa squadra sono innamorato. E non lo dico tanto per dire, perché non lo faccio mai, starei zitto anzi. Si sta creando una bella alchimia tra il gruppo storico e i nuovi, dobbiamo lavorare per alimentarla. Dobbiamo lavorare affinché i sogni dei tifosi del Napoli diventino realtà, ma al contempo devo essere molto realista e per farlo dobbiamo lavorare duro, come dico spesso mettendo i paraocchi. Nel finale di gara ho visto un po’ di frenesia nei ragazzi: credo che questo passi per la testa per quello che la vittoria avrebbe comportato, trovarsi in testa alla classifica. Le altre avevano già vinto, anche su questo dovevo vedere maturità: vincere giocando dopo di loro, per questo spiego quella frenesia ma dobbiamo saperla frenare, da questo capisco se la mia squadra sta crescendo".