Un inizio di stagione promettente, da far dimenticare anche lo spettro di Higuain, poi l'infortunio in Nazionale. Una stagione praticamente finita sul nascere, questa è la storia di Arek Milik. Oggi l'attaccante del Napoli si racconta sulle pagine del Corriere dello Sport, a cominciare proprio dall'infortunio: "E' stata dura, molto. Però è passata: sono diventato un uomo più forte e più intensi sono i rapporti con la mia famiglia, la mia compagna e gli amici. Esperienza. Non vedo l'ora che cominci la stagione: ho già perso troppo tempo, voglio recuperare. Su tutti i fronti. Non lo so chi sarà il titolare tra me e Mertens, è Sarri a dover rispondere. E poi non è ancora il tempo delle scelte. Dries mi piace molto. E' un ragazzo eccezionale e un grande giocatore: con lui e con tutti gli altri si fa calcio vero, cosa a cui sono abituato sin dai tempi dell'Ajax. E per un giocatore è il massimo. Il Napoli interpreta tra i migliori calci d'Europa. Dire che sia il top non è giusto, perché bisogna sempre avere lo stimolo di migliorare. Al nostro attacco do un nove. Se dicessi dieci sarebbe come sedersi: ripeto, si deve sempre migliorare. Si può e si deve".
A proposito di numeri: "Ho scelto il 99 perché ci sono affezionato sin da ragazzino. Lo adoro. Credo nello scudetto, assolutamente sì. Voglio vincere. Voglio vincere tutto. Sono 23 anni che aspetto. Da quando sono nato. Prima o poi, comunque, voglio tutto: è il mio obiettivo. Da bambino pensavo soltanto al pallone. Tutta la giornata in campo: amavo il calcio, meno la scuola. Il mio infortunio ha cambiato la vita di Mertens, lo so. E sono molto felice per lui. Ora, però, vediamo cosa accadrà: la strada è lunga e la stagione pure. Non volevo cancellare Higuain e non ho alcun pensiero nei confronti di Dries. Questa è un squadra vera, lavoriamo e giochiamo insieme per vincere. Reina? "Fondamentale: un grandissimo portiere e il nostro leader". Pavoletti, Milik, Mertens: metta in ordine i centravanti. "Siamo tutti uguali, le scelte dipendono da Sarri, chiedete a lui". Sono un nuovo acquisto? "No, però mi sento come nuovo: ora sono al 100%, ho recuperato alla grande dall'infortunio e sto lavorando come mai. Ho un mese per migliorare ancora e arrivare al top al preliminare Champions: è importantissimo per noi. Le notti di coppa al San Paolo mi piacciono da morire. L'urlo dello stadio è pazzesco: giocare in Europa con Real, Barça, Manchester, Paris è speciale. Il Napoli deve esserci". Zielinski? "Un fenomeno nato per il grande calcio: lo conosco da ragazzini e ha sempre avuto un qualcosa d'inspiegabile". Napoli, invece, com'è? "Bellissima: le isole, Pompei, il centro. E la gente è meravigliosa. Amo il sole e il mare: sono un polacco con l'anima latina. E in 23 anni non ho mai mangiato così bene. Non ho preso in considerazione altre offerte arrivate, sono felice a Napoli e voglio vincere con il Napoli. Stop".