Napoli, Mertens: "Se Sarri mi chiedesse di tornare sulla fascia non mi...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 09/07/2017 -

Napoli, Mertens: "Se Sarri mi chiedesse di tornare sulla fascia non mi farebbe piacere... ma lo farei"

profile picture
profile picture

Un Mertens da stropicciarsi gli occhi: 34 gol totali la scorsa stagione, 28 in campionato. L'anno migliore della carriera del "folletto" belga non è però coinciso con la vittoria di nessun titolo. Questo sarà l'anno buono per portare qualche trofeo in bacheca?

"Può darsi, certo, però bisogna darsi una calmata, non dobbiamo sentirci pressati" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "C’è solo da lavorare e lavorare per evitare che si ripetano certe partite che ci hanno penalizzato l’anno scorso. Terzo posto finale? Non è questo il discorso. Il problema è che abbiamo fatto 84 punti, espresso il più bel gioco in assoluto e battuto diversi record, ma alla fine non abbiamo vinto niente. Ventotto gol? In realtà, anch’io mi sono sorpreso, anche perché ho cambiato ruolo, sono diventato attaccante. Ma credo che chiunque giochi centravanti è destinato a segnare tanti gol, perché il gioco di Sarri esalta la fase offensiva, c’è sempre la giocata che ti porta a concludere".

L'infortunio di Milik la svolta: "Sì, certo. A volte la disgrazia di un compagno può aiutarti, può modificare le cose. A me ha cambiato il ruolo, Sarri ha avuto quest’intuizione e credo che nemmeno lui abbia mai pensato che potessi rendere tanto. E, poi, c’è un altro particolare. Io non avevo mai giocato con continuità, una volta trovata ho avuto modo di esaltare le mie qualità. Nei primi tre anni mi è capitato di giocare una partita, di segnare anche una doppietta e di ritrovarmi, la domenica dopo, in panchina. Questa situazione mi ha fatto parecchio male, mi ha annoiato tanto, non mi dava la gioia di continuare. Sarri ha fatto tanto, non so se riuscirei a giocare da prima punta con un altro allenatore. Il suo gioco serve a esaltare gli attaccanti e non solo quelli centrali. Basti vedere il rendimento di Insigne e Callejon".

Tornare a giocare sulla fascia? Non è nei pensieri di Dries: "Io non so se in futuro diverrò un allenatore, ma la sua idea d’intendere il calcio è la mia. Se mi chiedesse di tornare al ruolo originario, non mi farebbe piacere ma lo farei, perché se credi in un allenatore devi accettarne le decisioni". Sul soprannome Ciro: "E’ una cosa simpatica. A me piace Napoli, andare in giro per la città e stare in contatto con le persone. E’ vero, qualche volta è difficile, perché magari vorresti stare in intimità, con la famiglia e invece intorno al tuo tavolo e per strada, c’è sempre qualcuno pronto a chiedere una foto o un autografo. Quanti abitanti ha Napoli? Un milione? Bene, penso che ciascuno di essi abbia uno scatto con me. Dunque ora dovrei stare più tranquillo".

Il rinnovo del contratto alla fine è arrivato: "Mi ha convinto il progetto. Io penso che questa squadra sia forte e abbia un grande futuro. Con questo allenatore nessuno di noi è voluto andare via, perché è un piacere lavorare con lui, il gruppo è unito e gioioso. Quest’anno possiamo fare grandi cose se resteremo tutti uniti. Scudetto? Se la Juventus si deciderà a lasciare qualcosa... Loro sono una squadra più vecchia rispetto alla nostra che è più giovane e ha entusiasmo. La Juve ha sempre avuto qualità, compra i migliori, ha preso Pianjc, il più forte della Roma, e Higuain il fuoriclasse del Napoli. E questo ti fa vincere. Noi dobbiamo percorrere una strada diversa non avendo i campion".

Tra gli obiettivi di Mertens anche la classifica dei cannonieri: "Sicuramente. Mi è dispiaciuto, sono sincero, essere arrivato secondo per un solo gol. Chi dice che non guarda alla classifica dei cannonieri è bugiardo, perché ho sperato fino in fondo di prendere Dzeko. Higuain? E' un giocatore in grado di fare la differenza. Mi spiace sia andato via ma penso che se fosse rimasto io non avrei giocato centravanti. Uno del suo valore, ti fa vincere". Squadra confermata in blocco, ha vinto Sarri: "Devo dire che il presidente De Laurentiis ha capito il valore di questa squadra. Ha fatto dei sacrifici, dimostrando che anche lui vuole vincere. Adesso tocca a noi, il gruppo c’è e la sua è stata un’ottima mossa. Con il ritorno di Inter e Milan credo che sarà un campionato ancora più avvincente. Con le milanesi competitive, le complicazioni aumenteranno".



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!