"Maradona è una leggenda". A detta dello stesso Mertens il paragone con il "Pibe de oro" non regge. Undici presenze e nove gol, sette in sette partite in campionato, reti spettacolari, ma per il severissimo Dries non basta: "Si possono fare paragoni con le reti, non con i giocatori" - si legge nelle pagine del Guerin Sportivo - "A me fa piacere, ma ho tanto rispetto: Maradona è una leggenda e ha fatto la storia del pallone, il mio livello è un altro. Io sono Dries: voglio restare con i piedi per terra ed aiutare la squadra". Parole al miele per la città: "Qui a Napoli Il calcio è incredibile, la gente lo segue in maniera pazzesca: mi piace molto il modo di vivere. Amo il mare, il clima, amo tutto. Mi piace andare in giro, uscire a mangiare, conoscere gente nuova".
In chiusura d'intervista un pensiero per Milik e sulla lotta scudetto: "Arek ha avuto una sfortuna incredibile. Siamo tutti con lui. Quando facevo l’esterno ricevevo consensi solo per un assist: adesso devo segnare, altrimenti ci sono le critiche. Juventus? Sono concentrato solo sul Napoli dobbiamo pensare a noi stessi e dare tutto senza guardare gli altri. Comunque la Juve non è l’unica squadra da battere, ci sono gli altri club. La Roma è forte e fa sempre grandi partite. Nainggolan, belga come me, è un grande giocatore che fa la differenza".