Intervistato da Le Buteur, Dries Mertens si è raccontato sul momento del suo Napoli, delle giornate consecutive a segno e del suo rapporto con Fauzi Ghoulam, sempre più vicino al rientro dopo l’infortunio. L’attaccante belga ha esordito proprio sulla stagione degli azzurri fino ad ora: “Sta andando molto bene, abbiamo una grande squadra con grandi giocatori e i risultati sono una diretta conseguenza. Siamo primi in campionato e riusciamo a mantenere il ritmo costante. Ci dispiace per l'uscita prematura in Champions League, ma abbiamo ancora l'Europa League e proveremo ad andare avanti fino alla fine”.
Una conferma nel ruolo di goleador, dopo la rivelazione dello scorso anno con 28 reti nella sola Serie A: “In questa stagione posso concludere al meglio le azioni e il merito va soprattutto a tutto il gruppo. Abbiamo una squadra che ama giocare a calcio e che mi aiuta a segnare quanti più gol possibile. In questa stagione sto lavorando molto, posso e devo segnare in campionato per mantenere il nostro posto in classifica”.
L’attenzione si sposta sulla crescita in questa stagione di Ghoulam prima dell’infortunio che lo ha tenuto fuori dallo scorso novembre: “Faouzi guarda sempre i movimenti dei compagni, si ispira a Marcello che da tempo fa cose meravigliose con il Real Madrid. Mi ripeteva ogni giorno che anche lui doveva fare lo stesso. Ha insistito sul fatto che doveva impostare il suo gioco su quello di Marcello, anche se penso che Ghoulam sia attualmente il migliore al mondo nel suo ruolo, non c'è niente da dire. Il suo infortunio è stato davvero un duro colpo per tutto il gruppo, non solo per me. Personalmente mi ha fatto molto male, perché Faouzi era in un momento di forma incredibile. Ora sta tornando, e penso che anche se non è ancora al cento per cento, può sorprenderci già tra poco tempo. Quello che fa è incredibile, spero di riaverlo al mio fianco il più rapidamente possibile. ”.
Chiusura sul rapporto che in campo lo lega all’algerino, con cui si ritrova spesso a dialogare: “Ghoulam è un giocatore offensivo e sinceramente è sempre bello giocare con lui lungo la fascia. Quando Insigne non c'è, io occupo il lato sinistro e mi diverto con lui. Ha la forza di correre e fare chiamate tutte le volte, il che mi fa venir voglia di servirlo al meglio. È un giocatore capace di percorrere 18 chilometri a partita, che è davvero eccezionale per un terzino sinistro. Non so quanti assist abbia mandato a segno, ma sono sicuro che con me ci sia riuscito parecchie volte in questa stagione e nella scorsa”.