Insigne cuore di Napoli: l'urlo azzurro nella notte di Champions
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 04/10/2018 -

Insigne cuore di Napoli: l'urlo azzurro nella notte di Champions

profile picture
profile picture

Lorenzo Insigne è cresciuto con il pallone tra i piedi e con “un sogno nel cuore”. Lo stesso che, nei minuti finali di Napoli-Liverpool, gli cantavano i suoi tifosi. Al termine di una notte magica, con le emozioni e il sottofondo della Champions League. Il cuore di un popolo che batte allo stesso ritmo, con quello 'scugnizzo' con la numero 24 a fare da “Masaniello” difronte ai vice-campioni d'Europa.

Napoli vince. Napoli festeggia. Napoli si regala una notte da sogno per iniziare la scalata verso l'impresa nel girone infernale con Liverpool e PSG. E lo fa trascinata dall'uomo che, in questo momento, meglio la rappresenta: Lorenzo Insigne.

Che probabilmente una partita così l'avrà sognata tante volte nella sua infanzia. Da quando giocava e correva sui campetti di Frattamaggiore a quando, a 15 anni, iniziava la sua trafila nelle giovanili del Napoli. Era 'un nanetto' dal piede d'oro, con la voglia di sfondare.



IL CUORE DI NAPOLI




Oggi Lorenzo Insigne gioca e parla da leader. “Non mi manca molto per diventare una stella europea”. In questa notte di Champions League, probabilmente, è arrivata la sua consacrazione anche fuori dai confini dell'Italia. Decisivo anche in Europa, contro il Liverpool di Salah, Firmino e Mané.

L'urlo di Lorenzo Insigne al 90' è quello di una Napoli che sogna e che ora guarda tutti dall'alto verso il basso nel girone della morte. Primo con il rimpianto, per quei due punti persi a Belgrado. Ma con la consapevolezza di potersela giocare, di poter compiere l'impresa contro Liverpool e PSG. “E' un girone tosto, lo sappiamo. Ma vogliamo rispondere presente ad ogni partita e mettere in difficoltà tutti”.

Convinzione. La stessa che gli ha permesso di dribblare, oltre gli avversari, anche qualche critica. Arrivata, ad esempio, dopo la partita di Torino contro la Juventus, dove Insigne non ha fatto la sua miglior prestazione. “Ma fa parte del gioco, io penso a migliorare e a rispondere sul campo”. Lo ha fatto alla grande contro il Liverpool, con una prova di spessore ed un gol che vale oro.



LORENZO, ANCORA TU...





Insigne contro Klopp, ancora una volta. “All'esordio in Champions League gli feci un gran gol, spero di riuscire a ripetermi”. Detto, fatto. E' stato buon profeta Lorenzo Insigne, che proprio in una partita contro l'allenatore tedesco si presentò in Europa. Era il Napoli di Benitez contro il Borussia Dortmund di Jurgen Klopp: Lorenzo Insigne illuminò il San Paolo con una stella da calcio di punizione, raddoppiando il vantaggio iniziale di Higuain (la partita finì 2-1 dopo l'autogol di Zuniga nel finale).

Cambia l'avversario, ma non il risultato. Il Napoli vince ancora con una rete di Lorenzo Insigne, proprio in quella stessa porta dove tutto cominciò. In quell'occasione vestì i panni di numero 10, questa volta invece ha deciso la gara con un gesto da centravanti puro. Un gol non spettacolare come quello segnato al Borussia Dortmund, ma pesantissimo.

Anche cinque anni fa il Napoli fu inserito in un girone di ferro, con i tedeschi e l'Arsenal. Finì con l'eliminazione nonostante i 12 punti e le lacrime di Higuain al termine dell'ultima partita vinta al San Paolo contro gli inglesi. La speranza di Insigne e dei napoletani è che invece quest'anno il risultato sia diverso.



'COPPA ANCELOTTI'





Il Napoli ritorna grande anche in Europa, in una di quelle notti “belle da vivere”. Quello che piacciono di più a Carlo Ancelotti, 'mister Champions' per eccellenza. Perché lui sa come si fa. Sorprende tutti schierando Maksimovic e non Hysaj, presentando un Napoli camaleontico come da tempo non si vedeva: difesa a 4 in fase di non possesso, a 3 invece quando si attacca.

Gli azzurri sono padroni del campo dal primo minuto fino al termine della partita. E, nonostante il gol non arrivi, danno sempre l'impressione di poterla vincere. Ancelotti lo sa e non ha paura di rischiare le quattro punte nel momento decisivo, inserendo anche Verdi e Mertens oltre a Callejon e Insigne.

Come si dice? La fortuna aiuta gli audaci? Ancelotti lo è stato ed ha vinto. Grazie al cuore di Napoli e a Lorenzo Insigne, capo popolo azzurro ora anche nelle magiche notti di Champions League.



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!