Zielinski + Fabian Ruiz: Napoli, la virtù è nel mezzo
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Data: 19/05/2019 -

Zielinski + Fabian Ruiz: Napoli, la virtù è nel mezzo

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La virtù è nel mezzo, dice il proverbio. Gli antichi lo usavano per intendere l'importanza della moderazione, il Napoli ne ha riscritto il significato per una notte. Una delle migliori versioni stagionali della squadra di Carlo Ancelotti infatti saluta in bellezza il proprio pubblico con la prestazione sontuosa di Fabian Ruiz e Zielinski, i due centrocampisti con licenza di stupire.

Loro che idealmente hanno raccolto pochi mesi fa l'eredità lasciata da Marek Hamsik, che si alternano al centro e sulla fascia sinistra secondo le scelte dell'allenatore. Sono tra i migliori giocatori dal punto di vista tecnico in rosa, che durante l'anno hanno tenuto un rendimento troppo incostante per essere considerati già delle garanzie. Ma il potenziale è quello dei grandi calciatori, il talento non manca ma ha bisogno di essere espresso con continuità, in tutte le varie forme concesse. 

Fabian Ruiz ha rubato la scena, con due reti siglate in sette minuti e un assist, lasciando il segno più evidente sul poker rifilato all'Inter. Giocate che hanno dato concretezza a quella che pareva essere, fino al 70', una prestazione un po' fumosa come troppo spesso si è verificato. Sono queste le serate che società e tifosi si aspettano da lui, dopo lo sforzo economico importante fatto da Aurelio De Laurentiis per acquistarlo. 30 milioni per portarlo via dal Real Betis, che aveva saputo valorizzarlo col proprio calcio proposto. Hamsik è stato il suo mentore, l'impatto nel calcio italiano è stato nel complesso positivo. Insomma, le prerogative per l'atteso salto di qualità ci sono tutte. 

Discorso quasi analogo per Piotr Zielinski, che ha aperto le marcature con una splendida conclusione dalla distanza. Il regalo più bello, per festeggiare i 25 anni (nato il 20 maggio 1994, ndr). Se inizialmente era chiuso dall'integralismo di Maurizio Sarri, con Ancelotti ha trovato la continuità che gli occorreva, anche se impiegato talvolta in un ruolo nuovo. Da patrimonio del club il polacco deve diventare uno dei leader della squadra, considerate le doti. Il finale di stagione in crescendo dovrà trovare la logica prosecuzione nell'anno che verrà, dal momento che è in Italia da otto anni e ha l'età per raggiungere la maturità che gli si richiede nel prossimo futuro.



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