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Data: 12/12/2016 -

"Napoli?". Il Real Madrid ora pensa al Mundialito. E quando Morata disse no a De Laurentiis...

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Napoli? La pallina della Champions dice: “Real Madrid”. Il club azzurro la prende sull’entusiasmo. "¡Un reto fantástico! Contentos de podernos medir contra una leyenda”. Ossia: “Una sfida fantastica! Contenti di poterci misurare con una leggenda”. Che è anche l’ex squadra di Albiol e Callejon, oggi due pilastri del Napoli di Sarri. Ma il Real come l’avrà presa? Beh poco meno di tre ore fa i blancos sono atterrati in Giappone alla caccia dell’ennesimo trionfo: il Mundialito per Club. E il primo pensiero di Zidane in conferenza è stato abbastanza semplice: “Francamente sono stanco morto, avrei bisogno di dormire!”. Bene. Della stessa idea pure Cristiano, sfinito da jet-lag e (si fa per dire) dai mille mila autografi firmati all’aeroporto. La faccia di Marcelo invece è tutto un programma, felice come un bambino: “Che bello essere qui! Non ci ero mai stato… mi sono portato mezza famiglia al seguito!”. Sorteggio? Impressioni? Il Napoli? Forse dall’altra parte del mondo la notizia non è ancora arrivata. Ma poi tanto ‘sotto a chi tocca’, perché il Real resta il Real e sono le altre a doverlo temere. I motivi sono semplici e sotto la luce del sole: è la squadra più titolata del mondo, la squadra che ha vinto più Champions di tutte, la squadra che ha vinto due Champions delle ultime tre. Ma nello specifico, c’è di più. Perché questo Real Madrid non perde da 35 partite consecutive. Trentacinque. Record nella storia del club. Questo Real Madrid possiede una rosa di super campioni dai super poterti: il capitano Sergio ‘noventayramos’ con le sue testate decisive nei minuti finali, l’affamato Cristiano, il velocista Bale - ora fuori per infortunio ma che per il Napoli ci dovrebbe essere - ma anche Benzema, Modric, Kroos. Altro livello. Ottimo anche Kovacic che ultimamente si sta ritagliando il suo spazio, con umiltà, sacrifico e lavoro. E via via così. Ma c’è pure un Alvaro Morata che in estate ha detto no proprio al Napoli di Sarri: “Mai al Napoli per rispetto della Juventus”. Ma attenzione al fattore Mondiale per club perché potrebbe risultare decisivo. Imprevedibile tanto nella testa quanto nelle gambe dei giocatori. Ora come ora il Real è in grande forma e vince sempre, anche quando non gioca benissimo. Perché fisicamente e mentalmente sta benissimo. Ma dopo la competizione in Giappone qualcosa potrebbe anche cambiare, come cambiò due anni fa sotto la gestione Ancelotti. Un Real super prima, un Real scarico e senza forze poi. Il Napoli ci penserà. Intanto si gode il sorteggio, tanto affascinante quanto complicato. Perché sfidare una leggenda non potrà mai essere una passeggiata.



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