Il primo incontro e le prime chiacchiere con i tifosi per aprire una stagione colma di grandi novità, tra 5 nuovi acquisti azzurri e, soprattutto, un cambio in panchina destinato a segnare la fine dell'epoca Sarri e l'inizio di una nuova era. Carlo Ancelotti, insieme ai nuovi arrivi Fabian Ruiz, Simone Verdi, Alex Meret e Orestis Karnezis, si è ri-presentato così ai tanti tifosi del Napoli presenti al ritiro di Dimaro, con l'esordio nei botta-risposta dedicato ai calciatori, a partire dal centrocampista spagnolo: "In Italia sto molto bene, sono stato con grande affetto. Il mio giocatore spagnolo preferito è Xavi, quello a cui mi ispiro. Il ruolo non fa differenza, darò il massimo per cercare di prendere posto da titolare anche se ci sono giocatori forti come Hamsik, Allan, Diawara e Zielinski".
Parola poi a Meret: "Buffon ha segnato un'era, difficile avvicinare altri portieri a uno come lui. La scuola di portieri italiana è una delle migliori, si dovrebbe portare sugli italiani nel nostro campionato, è importante per la nazionale e per tutto il movimento. Se siamo ancora competitivi per lo scudetto con l'arrivo di Ronaldo? Bella domanda...sicuramente è tra i migliori al mondo se non il migliore, alzerà di tantissimo il livello del campionato. Quest'anno sarà ancora più difficile, ma siamo convinti delle nostre potenzialità: possiamo far bene, partiremo per combattere e ce la metteremo tutta. Karnezis? Lo conoscevo già ad Udine, così come Allan, ma sto legando con tutti, sono in un bellissimo gruppo. Io titolare? Deciderà il mister, non so chi giocherà in Champions e chi in campionato, di sicuro daremo sempre il massimo".
Spazio anche per Verdi: "Io convinto? Certo, sono qui con convinzione, sicuro sia la scelta migliore che potessi fare. Tra i compagni ho trovato tutti bravi ragazzi: con i più giovani, i fratelli Insigne e gli spagnoli sto legando molto. Perchè il 9? So che è stata una maglia pesante per la storia del Napoli, ma la mia è stata una scelta semplice: negli ultimi due anni a Bologna avevo la 9 e la gente mi riconosce con quel numero, spero di onorarla al meglio. In Champions l'obiettivo minimo è arrivare agli ottavi di finale, poi vediamo chi incontreremo: vogliamo arrivare il più avanti possibile".
"Chi calcerà le punizioni tra me e Mertens? Dries ancora non lo conosco, tutti me ne parlano benissimo, ma deciderà l'allenatore - prosegue, parlando poi dei fischi ricevuti l'anno scorso. "Me li sono meritati in quel momento, non avendo accettato la proposta. Ma voi non sapete quello che è successo tra gennaio e giugno: sono cose private, ma già prima che iniziasse il mercato, finita la partita con l'Olanda, dissi di aver accettato il Napoli perché ero convinto della mia scelta. Non ho avuto ripensamenti. Leader dopo Reina? Ci sono molti ragazzi che hanno grande personalità come Insigne, che si fa sentire all'interno dello spogliatoio, così come Hamsik e Albiol. Non sarà facile ripetere il campionato dello scorso anno, ci proveremo".
Infine Karnezis: "Sono molto felice di essere qui con voi. Sono pronto, devo essere pronto. Non è la prima volta che faccio questo lavoro, lo faccio da tanti anni, ho una certa esperienza. Sto bene con tutti qui. Che ruolo avrò? Il nostro lavoro è quello di essere sempre pronti, io e Alex siamo due portieri che possono giocare allo stesso modo. Per me è un sogno essere allenato da Ancelotti, ha avuto una carriera enorme".