Aurelio De Laurentiis a tutto tondo quello che ripercorre gli ultimi anni del Napoli e parla di mercato: “Il club di Maradona era morto. Io ho creato una nuova squadra che guarda caso è l'unica italiana che da 8 anni sta sempre in Europa e da 4 anni in Champions League” ha detto il numero uno degli azzurri.
Sul mercato invece: “Una mia grande capacità e volontà è di cercare di tenermi tutti i grandi campioni se non c'è un timoniere bravo al comando della società si può avere solo un successo estemporaneo. Reina ha un contratto che scade l'anno prossimo. A casa mia i contratti si rispettano. Io al PSG ho detto grazie e arrivederci. Adesso il califfo mi ha scritto che vuole parlami. Ma parlare 'de che?' Sono in buoni rapporti con loro comunque".
Polemica invece con il numero uno della UEFA: “Voglio parlare con Ceferin: I procuratori non possono fare il buono e il cattivo tempo del mercato. Mi sembra patetico e cafone pagare certe cifre - come quest'estate - per un calciatore. Il fair play finanziario vale per tutti, caro Ceferin!
Poi parla delle possibile trattative delle ultime ore: “Zapata-Berardi il gioco si fa? Gli interessi sono molteplici. Zapata lo cercano Sassuolo, Samp, un club russo, uno tedesco, uno inglese. Vedrai che l'ultimo giorno o non succede nulla e Zapata rimane in casa Napoli e la cosa non mi dispiace oppure c'è l’irruente asta dell'ultima ora”.
Poi chiude su Sarri e Insigne: "Nella nazionale è già considerato un leader. È già un pezzo da 90 della nazionale italiana. Sarri è un grande allenatore. Ha tutta la mia stima è un allenatore che sta mettendo tutta la sua capacità e la sua cultura".