Il futuro di Maurizio Sarri e non solo, alla Casa del Cinema a Roma a margine della presentazione dello spot ‘Race for the cure’ Aurelio De Laurentiis affronta diversi temi. Iniziando al futuro dell’allenatore del Napoli: “Sarri ha un contratto fino al 2020, il rinnovo gli è stato già proposto. Noi ci siamo incontrati a gennaio in Toscana. Sarri sa perfettamente come io la penso e ha tutta la mia stima. Quindi quando vorrà firmare, anche con eventuali modifiche da lui richieste per le quali siamo sempre democraticamente e razionalmente disponibile al negoziato e alla discussione, noi siamo qua. La sua venuta è stata una mia scelta, mi sono preso gli improperi dei tifosi, ma io ho le spalle grosse e sapevo bene quel che facevo. Gli allenatori li ho sempre io e non mi sembra di aver fatto male”, ha aggiunto De Laurentiis.
Il presidente del Napoli ha poi aggiunto: “Sarri può rescindere? Certo, ma prima parliamone, discutiamone insieme cosa si deve fare, troviamo le soluzioni, Io sono disponibile 24 ore su 24. Lavoto in Italia e negli Stati Uniti, il fuo orario non mi preoccupa. Ci sono sempre. Se in Champions tiferò Roma? Certo, io tifo Italia sempre”, ha aggiunto De Laurentiis. “Super Champions League? A livello internazionale si devono fare meno partite, e devono esserci meno squadre. Tutti dovrebbero giocare contro tutti, in una Superlega. Ma l'Uefa fa orecchie da mercante da anni, anche se l'attuale presidente è intelligente e preparato, dobbiamo riuscire a coinvolgerlo anche nella modifica della Coppa Uefa. Altrimenti come associazione dei club del calcio europeo dovremmo creare un campionato alternativo”.
Il presidente del Napoli ha poi parlato così di Collina: “Mi ha buttato fuori anni fa, è stata quella di parlare da uomo libero, per cercare di spostare certi paletti. Anche Agnelli se l’è presa con Collina? Non lo sapevo. Non capisco proprio come Collina possa cadere in questo gioco. Gli arbitri non dovrebbero far capo alla Federcalcio, ma alla Lega perché noi dobbiamo poter dire la nostra. Dobbiamo metterci intorno a un tavolo e discutere, ci troviamo di fronte a situazioni al limite della legalità. Io mi sono battuto per la Var in Italia e non capisco per quale motivo non si sia trasferita anche al modello internazionale. Ma immagino che certi poteri forti che esistono ad ogni livello quindi anche nel mondo del calcio, quindi all'interno della Fifa, della Uefa ovunque, possano rimandare rinviare questo sistema tecnologico che può rilevare quello invece si può ancora guidare. La Var va estesa, messa a punto, migliorata, come tutte le nuove tecnologie ha bisogno di un continuo rodaggio", ha concluso Aurelio De Laurentiis.