Dall'ultimo successo contro la Roma alla mercato e alla soddisfazione per il momentaneo primo posto, passando per le importanti sfide alle porte contro Manchester City e Inter: il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, intervistato da "La Gazzetta dello Sport", ha parlato così di diversi temi in casa azzurra, partendo proprio dalla vittoria dell"Olimpico" firmata Insigne.
"E' stata importante per una serie di fatti. Il primo è quello che i giocatori sono sintonici tra loro, affiatati e producono un bel gioco che serve a non annacquare la partita. Non sono mai sazi e questo è un bel modo d’interpretare le direttive di Sarri. Il secondo è più appariscente, è quello delle 8 vittorie consecutive, questo Napoli dai tanti record sta sbalordendo. Da quando è arrivato Benitez abbiamo cominciato ad alzare l’asticella negli anni, con Maurizio Sarri il lavoro di semina sta iniziando a dare i suoi risultati. Lui non ha mai avuto a disposizione un organico così importante prima che arrivasse a Napoli. Oggi, devo fargli i complimenti per come ha imparato a gestire il gruppo, riesce a trarre il massimo da ciascun giocatore. Sono stato accusato di non aver fatto un mercato importante, di non aver speso i soldi. Mi chiedo: ma eventuali nuovi giocatori avrebbero mai giocato in questo Napoli? Vorrei che mi dessero ragione, adesso, quelli che mi hanno criticato". Poi, breve spazio ad una possibilità di mercato: "Girare Milik in prestito al Chievo per anticipare l'arrivo di Inglese? Vediamo, potrebbe essere una soluzione, proveremo a convincerlo. Lì potrebbe giocare con maggiore continuità e accelerare la ripresa totale".
Testa poi alla gara di Champions contro il Manchester City: "Credo che in questa partita si dovrebbero far riposare un po’ quei giocatori che hanno un minutaggio più alto, per preservarli: la gara con l’Inter è alle porte ed è altrettanto importante. Le dichiarazioni di Guardiola ("Il Napoli gioca il calcio più bello d'Europa") mi preoccupano. Mi è piaciuto di più Di Francesco quando ha detto che la sua Roma ci avrebbe battuti. La sue certezze sono servite a caricare i miei giocatori. Non vorrei che i complimenti di Guardiola li deconcentrassero. Lui è una vecchia volpe, sa bene che la qualità del suo organico è notevole. Per noi potrebbe anche essere una partita quasi impossibile da vincere. Poi, però, li aspetteremo a Napoli…".
Post City ci sarà l'Inter: "Dobbiamo affrontarla in maniera più meditata, accorta, la squadra di Spalletti. Avremo il vantaggio di giocare al San Paolo. Dinanzi ai nostri tifosi, che invito a riempire lo stadio. Questo è un momento importantissimo per la nostra stagione, abbiamo bisogno della loro passione. In Europa dobbiamo preoccuparci soltanto di superare il turno, non di vincere tutte le partite. Le critiche dopo la sconfitta in Ucraina, per esempio, mi hanno inquietato parecchio, sembrava che fosse successa una tragedia, mentre contro lo Shakhtar Donetsk abbiamo perso soltanto 2-1, che potrà essere importante per la differenza reti in caso di parità con un’altra squadra, per il secondo posto. Bisognerà valutare il tutto e sapere usare la strategia giusta. Ho la fortuna di avere un allenatore che è un ottimo stratega".
Chiusura sulla possibilità Scudetto: "La mia più grossa soddisfazione è stato poter dimostrare che siamo arrivati dove siamo avendo i bilanci a posto e rispettando il fair play finanziario. La mia gestione non ha debiti e, dal ritorno in Serie A, ogni anno abbiamo partecipato ad una competizione europea. Sdoganare la parola Scudetto? No, cambiamo argomento, di queste cose non voglio parlare e non le voglio nemmeno pensare. Sapete tutti che sono uno scaramantico all’ennesima potenza e lo sono ancora di più adesso che siamo in testa alla classifica".