Raul Albiol, dopo l’ufficialità del suo addio, destinazione Villarreal, ha parlato al Corriere Dello Sport spiegando i motivi di questa scelta: "E’ dura andare via ma forse questo è il momento giusto: Napoli è la città in cui sono stato per più tempo, sei anni, e non credo che questo mio primato personale possa crollare. Ma ora che sto per andare via, so che un giorno tornerò. Magari per festeggiare lo scudetto”.
Il difensore spagnolo rivela anche un retroscena sulle reazioni di Ancelotti e De Laurentiis alla notizia del suo addio: "Si sono arrabbiati, poi hanno compreso la scelta di vita, Ma io devo un grazie a tutti: alla città, che amo alla follia. Porterò tutto nel cuore, per sempre. Che non dimenticherò mai la mia Napoli. Che in Italia non sarei potuto andare da nessun'altra parte. Che ho pianto quando ho preso la decisione. E che io e mia moglie stiamo piangendo ancora".
Infine c'è spazio anche per delle considerazioni sul Villarreal, la sua nuova squadra, rivelando l'insistenza per portarlo in Spagna negli ultimi anni: Mi è parso giusto e anche doveroso rispondere di sì. Sono stati caparbi, sono tornati alla carica, potevo andare via nell’estate scorsa o prima, quando mi chiamò il Valencia. Ci avevo pensato spesso, poi non ce l’avevo fatta a staccarmi da Napoli. Ora che ho 34 anni - conclude Albiol - penso sia naturale avvertire il richiamo di casa, dei genitori, dei fratelli, e progettare il proprio finale di carriera".
Intervista completa sul Corriere dello Sport