Bastone e carota, sguardi di fuoco e rimproveri duri. Alex Ferguson è diventato uno degli allenatori più vincenti e stimati della storia anche grazie all’autorità che riusciva ad imporre all’interno dello spogliatoio. Il suo volto disteso si scontra con i racconti dei sui ex giocatori, che ricordano lo scozzese come un allenatore molto duro, oltre che fenomenale.
"Nello spogliatoi mi ha massacrato"
Un’ulteriore conferma arriva da Nani, fantasista portoghese esploso proprio al Manchester United e con un fugace passato anche in Italia, con la maglia della Lazio. L’ira di Sir Alex si scatenò su di lui dopo un rigore sbagliato: “Stavo giocando bene e avevo molta fiducia in me stesso – ricorda in un podcast ufficiale dello United - Ci danno un rigore e doveva tirarlo Giggs, ma io mi sentivo di farlo io e Ryan non ha detto nulla. Tiro e lo sbaglio, con quel gol saremmo andati sul 3-1".
Risultato finale: pareggio e furia di Ferguson: “Nello spogliatoio mi ha massacrato. ‘Chi ti credi di essere? Chi ti ha dato il permesso di tirare il rigore? Ryan?’ Perché glielo hai fatto tirare?”. L’ho accompagnato a casa e per tutto il tragitto non mi ha detto una parola. Mi sono sentito molto a disagio”.
Lo sguardo severo e rimproveri sono però serviti a Nani: “All’inizio avevo davvero paura di lui. Come con un padre, quando fai qualcosa che non va. Lo vedevo parlare con gli altri e volevo farlo anche io, ma non sapevo cosa dire. E poi il mio inglese non è mai stato perfetto. Ma quando ho cominciato a parlarci di più, ho imparato molto su di lui”, ha ricordato il portoghese.