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Data: 05/09/2017 -

Muriel: "Grazie Giampaolo, ho scelto il Siviglia per crescere ancora. Al prossimo gol mimo la fisarmonica"

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Tanti anni in Italia, numeri spettacolari con il pallone tra i piedi e, dalla scorsa stagione, finalmente anche quella tanto attesa continuità in campo: Luis Muriel, nuovo attaccante del Siviglia, è pronto a confrontarsi con i "grandi" del calcio. "Quando è arrivata la chiamata del Siviglia -, ha raccontato il colombiano in un'intervista su ExtraTime -, non ho avuto dubbi: questa squadra sta facendo molto bene in Spagna e si è creato un nome anche in Europa. E' una piazza ottima, dove posso fare quel passo in più verso le prime 5-6 squadre in Europa". Arrivato in Spagna da giocatore più costoso nella storia del club, Luis non sente il peso dell'eredità del connazionale Carlos Bacca che, con la maglia del Siviglia, ha segnato e vinto tanto: "Credo che ognuno debba fare la sua strada e la sua storia. Io sono qua per scrivere la mia. Lui ha fatto benissimo, ha vinto due coppe europee: piacerebbe fare lo stesso anche a me. I soldi investiti per me? Sono una motivazione enorme. Una di quelle cose che ci pensi e dai non solo il massimo ma anche oltre." L'obiettivo, certamente, è quello di migliorare ancora. La scorsa stagione, con la maglia della Samp, Luis ha messo a segno ben 11 reti, in un campionato, la Serie A, in cui le difese concedono pochi spazi agli attaccanti: "In Italia mi ero abituato a cercare spazi anche dove non c' erano. Qui di spazi ce ne sono moltissimi, posso sfruttare meglio le mie caratteristiche come non feci la prima volta che arrivai in Spagna, al Granada nel 2010. Ma ero giovanissimo, feci un sacco di errori". Ora, per Luis e per il Siviglia, è tempo di migliorare, cercando di ottenere risultati sempre più importanti: "Vogliamo restare tra le prime 4-5 in Spagna e consolidare il nostro nome in Europa. Diciamo che puntiamo a passare il girone di Champions, poi vediamo" ha continuato l'attaccante che, finalmente, potrà confrontarsi con le migliori squadre d'Europa. Come Real Madrid e Barcellona, avversarie di Muriel in campionato: "Il Real degli ultimi anni pare invincibile, ma sono convinto che si possa battere. Lo stesso vale per il Barça: si è parlato tanto delle sue difficoltà, ed è una cosa che ti stimola. Non sono più quelli contro cui ti senti di aver perso prima ancora di giocarci. Se fai le cose giuste, anche contro di loro l' impresa è possibile". Tanta voglia di far bene con il Siviglia, ma anche tanta riconoscenza nei confronti della Samp e di Giampaolo, che gli hanno permesso di maturare e di attirare l'attenzione di tanti grandi club: "A Genova, lo scorso anno, sono riuscito a vivere la stagione che aspettavo da tempo. Ho avuto quella continuità che tutti mi hanno sempre chiesto, sono stato felice, ho fatto tanti gol e tanti assist. Credo sia stato un buon bottino visto che non giocavo da punta centrale. Giampaolo? Gran parte del merito è nella sua sincerità, una cosa che prima non avevo mai trovato. Mi ero sempre sentito dire "Punto tutto su di te", e poi alla prima partita che sbagliavo non giocavo più. Lui fin dal primo giorno mi ha detto che con lui se fossi stato al top avrei sempre giocato, ed è stato bello vedere che poi era davvero così". Dopo l'addio di Muriel, i blucerchiati hanno salutato anche Schick, trasferitosi alla Roma. "Non mi sorprende che Patrick sia stato protagonista di un tormentone di calciomercato, visti i gol che fa e il valore delle sue giocate. Alla Samp in poco tempo ha fatto cose eccezionali, con la voglia che ha può giocare ovunque". Nonostante le tante cessioni importanti, Luis scommette ancora sui suoi ex compagni: "Con fortuna e lavoro duro, la Samp può diventare una sorpresa, come l' Atalanta l' anno scorso, mi auguro che conquisti un posto in Europa". La favorita, in campionato, per Muriel resta sempre la stessa: la Juve dell'amico Cuadrado."I bianconeri restano quelli da battere, ma da com' è partito mi pare fortissimo anche il Milan. E poi il Napoli, che gioca meglio di tutti: negli ultimi due anni ha perfezionato i meccanismi e trovato continuità, per lo scudetto se la gioca. Cuadrado? Per lui mi auguro solo una cosa: che trovi spazi e continuità, ogni volta che ne ha avuto ha fatto sempre bene. Me lo auguro come amico ma anche come connazionale, con il Mondiale alle porte lo voglio al top". Il Mondiale, un'altra competizione che Luis non vede l'ora di giocare, fiducioso delle potenzialità della sua Nazionale: "Stiamo facendo benissimo, e non da ora. Sono 4-5 anni che questa squadra ottiene risultati e valorizza giocatori. No, una Colombia così forte a memoria non me la ricordo". Tanti giocatori affermati, ma anche tanti talenti pronti ad esplodere. Luis ne conosce tanti, e ha indicato i migliori: "Segnatevi il nome di Juan Camilo Hernandez, 18 anni, arrivato quest' anno all' Huesca in B spagnola, punta centrale. Nel Junior di Barranquilla c' è Cantillo, mediano, di sicuro lo vedremo fuori dalla Colombia. E poi per me può fare molto bene in Italia Nicolas Benedetti, classe 1997, centrocampista del Deportivo Cali. Presto sarà nel calcio che conta". Quello che Luis Muriel sta conquistando a suon di gol: "Il prossimo lo festeggio mimando la fisarmonica, sto imparando a suonarla. È la musica che ascoltavo da ragazzino al mio paese, sono 2 anni che prendo lezioni, mi diverte un sacco". Con Luis Muriel in campo, il Siviglia può dare il via alle danze... del gol.




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