“La Champions League è un sogno, ma bisogna mantenere i piedi per terra e la testa a posto”. E se a dirlo è Luis Muriel, uno che in carriera ci ha abituato a colpi da fenomeno uniti a qualche calo di rendimento di troppo, bisogna credergli. Il colombiano sarà fra i pochi atalantini ad aver già giocato in Champions, ai tempi del Siviglia, e nessuno come lui sa quanto la ‘testa’ faccia la differenza.
Intervistato in esclusiva da Sky Sport, l’attaccante ha parlato dei suoi primi mesi all’Atalanta, la squadra dove, dopo aver fatto la spola fra la Serie A e la Liga, spera finalmente di consacrarsi: “So di essere arrivato in una città bellissima, dove spero di fermarmi. So di poter dare tanto - ha raccontato -. Devo dire che ho trovato un ambiente bellissimo, c'è tanto entusiasmo. È difficile trovare un gruppo così, che ti faccia sentire subito parte di sé. Per me è stato più facile entrare nei meccanismi della squadra, sembra che stia qui da tanto tempo".
Muriel è arrivato in nerazzurro dopo un’ottima (mezza) stagione alla Fiorentina, da 9 gol in 23 presenze, comprese le tre reti rifilate all’Atalanta fra campionato e Coppa Italia. È così che ha conquistato Gian Piero Gasperini, l’allenatore che gli ha aperto le porte di Bergamo e della Champions League. Un sogno che l’Atalanta vivrà a San Siro: “Sicuramente porta tanto giocare lì, si tratta di un teatro in cui si sono disputate tante partite importanti - ha spiegato Muriel -. Molti tifosi della Colombia ci guarderanno e spero di rappresentare al meglio il Paese”. Uno stadio che, però, rispetto al nuovo Gewiss Stadium avrà anche alcuni svantaggi: “Certo, avere il proprio pubblico nella nostra casa ci avrebbe aiutato, ma bisogna essere forti per gestire questa situazione. Dobbiamo essere pronti a lottare a Bergamo e anche fuori”.