Premessa d'obbligo: "La gente dice che sia stato io a volerlo vendere, ma è il contrario: io l'ho voluto e preso. Sono stato io a dire al Chelsea di acquistarlo, Mohamed è arrivato sotto la mia gestione al Chelsea: è stato poi il club a decidere di venderlo". Parole chiare e puntini sulle i accuratamente messi, da José Mourinho, che intervistato da ESPN Brazil ha parlato così del percorso del calciatore forse più chiacchierato del mondo in questo momento, Mohamed Salah, assoluto protagonista nella grande stagione vissuta sinora dal Liverpool di Klopp con 43 gol stagionali messi a segno.
"All'epoca Mohamed arrivò giovanissimo, fisicamente e mentalmente non pronto: a livello sociale e culturale era perso, tutto era difficile per lui - spiega Mourinho, parlando del giovane Salah - e abbiamo deciso di cederlo in prestito, lui ha chiesto la stessa cosa: voleva giocare di più per crescere e lo abbiamo mandato alla Fiorentina, dove è riuscito a rendere. Ho dato l'ok a cederlo in prestito, ritenendolo necessario e pensando che il Chelsea avesse già abbastanza esterni...alcuni tra loro sono ancora in squadra, come Willian e Hazard, che giocavano già ad altissimi livelli: la decisione è stata comune, ma quella di cederlo per acquistare altri giocatori è stata del Chelsea stesso, non mia. Anche se così fosse stato, in ogni caso, nel calcio ognuno di noi commette errori: spesso alcuni giocatori non crescono come ci si aspetti, altri raggiungono invece livelli inattesi. Quindi non penso sia un errore, è parte del gioco".
"Ho preso Salah e non l'ho venduto, ma questo ora non importa - conclude Mou, ribadendo il concetto e scherzando sullo score stagionale dell'egiziano contro il Manchester United. Penso abbia sorpreso tutti, è fantastico: è un grande giocatore, ha raggiunto il picco della sua maturità vivendo altre esperienze e ora si è adattato perfettamente al modo di giocare del Liverpool, dell'allenatore e del club. Questo mi sorprende il giusto. Sono felice per tutto ciò che gli sta accadendo, soprattutto perchè ha segnato contro chiunque...ma non contro di noi, in due partite".