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Data: 05/01/2017 -

Morleo, scusate il ritardo. A Bari al quarto tentativo: "Qui per dimostrare che valgo ancora"

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"Buona la quarta". Con qualche mese di ritardo, Archimede Morleo (nome ereditato dal nonno) è arrivato a vestire la maglia del Bari: "Già lo scorso anno la società mi aveva cercato nelle due sessioni di mercato e quest'estate siamo stati vicini. Ma meglio tardi che mai" esordisce con il sorriso il terzino sinistro, 33 anni, in conferenza di presentazione nella sala stampa dello stadio "San Nicola". Un matrimonio che sembrava fatto un anno fa, durante il calciomercato di riparazione, e che avviene ora, con una dirigenza e una rosa quasi completamente cambiate rispetto al gennaio 2016."Vengo qui con tanta voglia di fare bene. Mi ha convinto la chiamata di Sogliano" assicura Morleo, sorridente e pronto per il primo impegno del 2017, in programma sabato 21 gennaio a Cittadella: "Sto bene, ho sempre lavorato nonostante a Bologna non trovassi più spazio". Una sola presenza in stagione, ma il difensore originario di Mesagne non teme ritardi di condizione fisica: "E' più di un anno che non trovo il campo con continuità. Le cose cambiano e quando variano i componenti di società e staff, o qualche ragazzo nel tuo ruolo esplode, ne paghi le conseguenze. Nell'ultimo anno a Bologna avevo capito che era finita, ma ho lavorato per trovare spazio. Non ho mai mollato e ho sempre lavorato al 100 per cento".

350 presenze nel calcio professionistico, una promozione in A con il Bologna tre anni fa ("Il mercato di riparazione è sempre importante, anche a Bologna eravamo secondi in classifica e arrivarono sette calciatori nel mese di gennaio") e un ritorno alle radici. Già, perchè Morleo dalla provincia di Brindisi si era spostato a Lecce, nel settore giovanile giallorosso, per muovere i primi passi nel calcio che conta. Di lì un lungo peregrinare per l'Italia: Carrarese, Sora, Cisco Roma, Catanzaro, Crotone e Bologna. Per poi tornare in Puglia, dove nascerà anche la sua secondogenita: "E' la prima volta che gioco in Puglia, Bari significa una grande società, tra le migliori del panorama: sono attaccato alla mia terra, la mia famiglia è qui". E a Bari ritroverà due vecchie conoscenze dei tempi di Bologna, Moras e Brienza: "Già quest'estate ho fatto di tutto per venire qui. Poi a Bologna non si è ben capito cosa sia successo, la società non ha fatto in modo che la trattativa andasse in porto. Sono contento di ritrovare due amici: Vangelis è un riferimento in difesa, Ciccio è un calciatore splendido, riusciva a fare la differenza in alcune partite anche in serie A nella scorsa stagione. Noi avversari sui calci piazzati? No, lui è un paio di gradini più su" replica con ironia.

Con mister Colantuono "non c'è stato bisogno di presentazioni" assicura. Così, dopo un anno e mezzo da comprimario in Emilia, Morleo alla sua carriera chiede "di poter dimostrare di valere ancora una maglia da titolare: la sfida più grande è tornare in serie A da protagonista e voler ritornare a giocare davanti a un pubblico importante". Arriva in un Bari nono in classifica, a un passo dalla zona-playoff. A lui e agli altri rinforzi attesi in Strada Torrebella è chiesto il salto di qualità: "Ho visto tante partite del Bari quest'anno, secondo me non manca qualità. Probabilmente serve una crescita mentale, deve aumentare l'autostima. La serie B è una corsa a tappe e qui c'è il giusto mix di esperienza ed entusiasmo per fare bene".



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