Un saluto, forse non un addio, ma una certezza: Michel Morganella non rimarrà a Palermo. Non dopo una stagione vissuta quasi ai margini, con pochissime chance per giocare dal primo minuto dopo le rassicurazioni avute in estate. Promesse che lo avevano convinto a non chiedere la cessione per riavvicinarsi a casa, rimanendo in Sicilia, lì dove negli anni è riuscito a trasformare i fischi dei tifosi in un rapporto stretto con l'intera città. La stessa città a cui ha voluto rivolgere un saluto all'indomani della conclusione del campionato: "Una girandola di emozioni in contrasto, questo è quello che sento oggi. Sono arrivato qui a soli 18 anni e dopo 9 stagioni mi sento uno di voi un Palermitano, il vostro affetto mi ha sempre accompagnato e il vostro supporto durante tutto questo tempo mi ha dato orgoglio e dignità oltre che ovviamente la cosa più importante l'attaccamento a questi colori, il vostro rispetto negli striscioni a me dedicati e i Cori valgono più di ogni panchina o non considerazione, questo per me è più importante di tutto sono entrato nel vostro cuore e voi nel mio per sempre".
Fino all'ultimo fischio finale, quello di Palermo-Empoli, la curva nord del "Barbera" ha fatto sentire il proprio calore al terzino svizzero. Lui ha ricambiato con un saluto presentandosi da solo sotto gli spalti, un gesto che sa di addio ad una squadra in cui non ha potuto dare granché in questa stagione da dimenticare: "Purtroppo non sono un ipocrita, non posso stare qui seduto vedendo la squadra fare fatica e non poterla aiutare, cercherò una strada per rendere così come è oggi il ricordo di uno spezzone importante della mia vita, ho ancora un anno di contratto ma la mia volontà come già sapete è quella di giocare più che di guadagnare. Spero sia solo un arrivederci e vi ringrazio a tutti voi, nessuno escluso per l'affetto e il supporto dato a me ed alla mia famiglia, sarò sempre uno di voi".