“Domani sarà una battaglia dovremo dimostrare di avere le palle, non c’è altro da dire sulla partita contro il Verona”. Da capitano, Vangelis Moras lancia un messaggio sintetico quanto chiaro al Bari che domani si prepara ad ospitare Pazzini e compagni al San Nicola, con un passo indietro alle dichiarazioni pre-Carpi, che avevano agitato le acque nella piazza pugliese. Un fuori programma, quello del centrale difensivo, presentatosi davanti ai microfoni dopo la consueta conferenza pre-partita di Stefano Colantuono: “Quando parlavo di negatività non parlavo assolutamente dei tifosi, ma del rendimento in generale. Dobbiamo essere tutti uniti in questo momento, senza mettere zizzania. Dobbiamo essere concentrati su quello che stiamo facendo: sono il primo a dire che i nostri risultati ora non sono quelli che questa città merita”. Con la sfida al suo passato - 131 presenze ed 8 gol con la maglia del Verona in quattro stagioni in Veneto- all’orizzonte, Moras ha fatto un passo indietro al suo sì al Bari: “Qui ho sposato un progetto, firmando un biennale, e vogliamo risollevare una piazza che viene da anni complicati. Chiedevo solo di dimenticare le negatività e trasformarle in positività”.
Quella del Verona è l’unica maglia per la quale ha pianto, come spiegato dallo stesso difensore greco alla vigilia della sfida di andata. Niente peli sulla lingua, il messaggio per lo spogliatoio: “Io sono stato sempre chiaro nella mia vita, non sono un diplomatico al quale piace dire cose banali. Dobbiamo stare zitti tutti, in questo momento facciamo schifo. C’è solo da pedalare, sono il primo a prendersi le responsabilità del caso”. Una stilettata decisa al rendimento, suo e dei compagni, oggi a quota 50 punti e undicesimi in classifica a sei giornate dal termine: “Dopo la sconfitta di Vercelli (1 aprile, ndr) –aggiunge Moras- avevo spiegato che non avrei voluto chiedere scusa a nessuno perché le scuse sono per i deboli. Quelle, semmai, arriveranno a fine stagione se non avremo raggiunto gli obiettivi”.
Battaglia è stata anche la parola d’ordine per Colantuono: “Vedrete una squadra combattiva” ha assicurato l’allenatore romano. “Ci sono ancora sei partite, non sarà una partita decisiva perché la classifica è molto corta”. I playoff, nonostante le sconfitte di La Spezia e Carpi, sono distanti un solo punto: “Sarebbero bastati due pareggi esterni per evitare questo caos, fuori casa c'è stata qualche prestazione deludente ma non siamo mai stati messi sotto, ma siamo mancati negli ultimi 16 metri”. Bari privo di Ivan, Romizi, Brienza, Raicevic e Floro Flores, con Maniero e Galano in condizioni non perfette. L’allenatore non cerca alibi: “Affronteremo un avversario costruito per vincere il campionato, ma al San Nicola abbiamo rimesso a posto le cose”.