“C'è stato un upgrade, eravamo abituati a salvarci per il rotto della cuffia e quest'anno abbiamo programmato una stagione diversa: i nostri obiettivi erano una salvezza tranquilli ed eventuali playoff, da raggiungere attraverso una squadra che è stata rinforzata”. La realtà ha superato le attese in casa Monopoli, e il Gabbiano è riuscito a volare fino in sesta posizione, guadagnando quei playoff che sanno di storia: lo sa bene Alessandro Laricchia, amministratore delegato del club che racconta ai microfoni di gianlucadimarzio.com le ore che precedono il derby contro la Virtus Francavilla, in calendario venerdì sera al “Veneziani” per il primo turno degli spareggio promozione. Un traguardo mai toccato: nella stagione 1984/85 il Monopoli era anche andato oltre, chiudendo da quinto sotto la gestione di Vito Laruccia, ma la posizione all'epoca non garantiva i playoff in terza serie.
53 punti in tasca, un'alba di stagione da prima della classe, un inverno complicato e la rinascita attraverso il cambio di allenatore a fine 2017. Leggere tra le righe del Monopoli di oggi significa immettersi in una catena di montaggio in cui ognuno ha dei compiti ben definiti: il patron Onofrio Lopez si occupa con il direttore sportivo Pelliccioni (“E' partito in sordina, ha sopportato situazioni non semplici dal punto di vista caratteriale e ha scelto un grande gruppo”) e mister Scienza dell'aspetto tecnico, a Laricchia gli oneri amministrativi e il presidente onorario Enzo Mastronardi si occupa dell'area delle pubbliche relazioni. Una mini-rivoluzione estiva (“Ci siamo divisi meglio i compiti – spiega Laricchia – con una svolta epocale: prima eravamo più soci, ma c'era poca chiarezza nelle scelte di comando”) e ora i playoff, ottenuti nonostante un filotto negativo con un punto in 8 partite. “Diciamo che siamo partiti alla grande – ricorda però Laricchia - e credo che alla base dei risultati di oggi ci sia un grande lavoro fatto in sede di ritiro da mister Massimiliano Tangorra. Ha creato un gruppo importante costruendo in quel periodo le fortune di quel periodo. Scienza è stato bravo a tenere alcuni capisaldi del lavoro fatto in precedenza, come la difesa a 3. E' vero che ora la squadra prende più gol, ma produce tantissime occasioni e l'ha fatto anche grazie alla figura del trequartista, che è Sounas e finalmente è impiegato nel suo vero ruolo”
La partita manifesto della stagione è il 5-0 al Catania dello scorso febbraio. Anche se Laricchia ricorda un approccio particolare: “Di solito i ragazzi sono scherzosi e sorridenti prima della partia, quel giorno si scaldavano a testa bassa e temevo potessero pagare la tensione. Poi sappiamo tutti come è andata: una squadra eccezionale che ha sviluppato un bel gioco e annichilito un avversario fortissimo”. Temibile è invece la Virtus Francavilla, da affrontare con due risultati su tre a disposizione per il passaggio del turno: “Non è solo un'ottima squadra, molto pericolosa, ma anche una società fatta di persone competenti e preparate. Ho visto diverse partite del Francavilla, hanno individualità importanti e sono molto ben organizzati. Non dimentichiamo che hanno giocatori esperti come Prestia, Madonia, Anastasi, Biason, che in certi momenti possono essere molto importanti. Avrei preferito un altro avversario, ma dovremo dimostrare quanto valiamo”.
Chi si chiama il Gabbiano, per definizione, non può pensare di volare basso: “Ma guardiamo alla singola partita – ammonisce Laricchia – per fortuna la giochiamo in casa e il calore del nostro pubblico sarà fondamentale”. Simbiotico, come rimarcato anche dal tuffo-promessa di Scienza dopo la vittoria di Rende un mese e mezzo fa. E se il Monopoli dovesse terminare nella Top 4 dei playoff, ecco che Laricchia rilancia: “Con Lopez avevamo promesso il tuffo, ma ci aggiungo il taglio della mia barba: la porto da 5 anni, ma per un sogno sono disposto a privarmene”. Barbieri di Monopoli e dintorni, siete avvisati.
LUCA GUERRA