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Data: 02/11/2019 -

Monopoli, Beppe Scienza è benvenuto al sud: e ora sogna di riscrivere la storia

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“Prima ci salviamo, poi pensiamo a divertirci. I miei maestri? Marchioro e Mondonico”
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“Prima ci salviamo, poi pensiamo a divertirci. I miei maestri? Marchioro e Mondonico”

FERMARSI, MAI

Se c'è una cosa che Beppe Scienza proprio non sa fare, però, è prendersi una pausa: "Quando non alleno mi occupo di match analysis – ricorda - lo facciamo noi, io e il mio collaboratore Giacomo Ferrari. Facciamo video delle squadre avversarie e della nostra partita appena è finita. Non sono mai stato molto bravo a staccare, non lo ero nemmeno quando giocavo. Pensate che domenica sera, dopo il 3-0 al Potenza, mi sono infuriato con il mio staff che festeggiava la vittoria mentre io pensavo già alla sfida al Rende. Dopo aver perso la partita di Caserta, ero molto arrabbiato con me stesso più che con la squadra".

Il segreto, allora diventa "incuriosire i giovani, stimolarli sui risultati e sulla loro crescita. Io mi reputo fortunato, dal punto di vista della mentalità. Chi mi ricorda il mio modo di giocare tra i calciatori che ho in rosa? Direi Giuseppe Carriero, per aggressività e tiro dalla distanza".

L'oro del Monopoli, però, è in attacco: 11 reti tra Jefferson e Fella. "Ma non solo per i numeri che hanno in attacco, quanto per l'atteggiamento. Non disdegnano mai una corsa per tornare indietro, lanciano il primo pressing. Danno un messaggio fondamentale a tutta la squadra".

PROMESSE E TUFFI

Una carriera con la valigia in mano, un sogno nel cassetto:  "Da calciatore sono stato solo tre anni in una società, alla Reggiana. Ora a Monopoli sono al terzo anno, mi piacerebbe tanto aprire un ciclo ma servono i risultati. Restare qui a lungo mi piacerebbe, è una società in costante crescita". Il prossimo avversario, ora, si chiama Rende e la mente dell'alleantore corre alla primavera 2018.

Il Monopoli vinse in Calabria e lui festeggiò con un tuffo in mare con 15 gradi all'esterno. "Loro vengono da due risultati importanti, tra Sicula Leonzio e Catanzaro. Hanno giovani interessanti e giocheranno con il demonio nel cuore. Rende due anni fa fu il crocevia del nostro campionato: eravamo in lizza per i playoff entrambe e vincendo noi ipotecammo la qualificazione".

Questa volta Scienza alza il tiro: "Magari, se finiamo il girone di andata nelle prime 4-5 posizioni, un bagno ci può stare". Sarà il 16 dicembre. Ma per chi ha come simbolo un gabbiano, simbolo del volo, cosa può essere un bagno in mare fuori stagione?

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