I MAESTRI: DA MARCHIORO A MONDONICO
Quella del Monopoli è una porta che si è aperta nel dicembre 2017. Dall'addio al Chiasso, nell'aprile precedente, Scienza aveva saputo aspettare: studio, partite osservate sugli spalti e pazienza. Merito anche degli insegnamenti: "Ho avuto allenatori straordinari – ricorda - Pippo Marchioro mi ha trasmesso l'amore per il calcio, la capacità di divertirsi, di godere per un gesto tecnico. Emiliano Mondonico è stato un maestro per come leggeva e intendeva le partite. C'è Nedo Sonetti, Angelo Sormani. Tanti allenatori bravi. Poi penso a Sergio Vatta nel settore giovanile del Torino o ad allenatori della zona del mio paese, come Domodossola o Omegna, che mi hanno insegnato come si sta nelle prime squadre".
E come si guidano i giovani: "Delle squadre che nel nostro girone giocano con gli under, siamo la più avanti in classifica. Abbiamo chiamato in causa anche giocatori del nostro settore giovanile, penso a Mariano, ad Antonacci, o ai vari Tuttisanti, Arena, Tazzer, Maestrelli che nelle ultime settimane hanno saputo imporsi. Portiamo avanti un progetto intelligente, che ho sposato in pieno". Fondato sull'aggressività: "Le mie squadre sono spesso costruite per aggredire l'avversario e direi che questa di quest'anno è la più vicina alla mia idea di calcio. Inoltre, quando sono arrivato con me sono arrivati un paio di giocatori importanti che hanno dato un tocco in più a una rosa già competitiva".