Italia, Bertolini: "Calcio femminile piace per suo spirito sportivo"
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Data: 14/06/2019 -

Italia, Bertolini: "Calcio femminile piace per suo spirito sportivo"

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La Ct azzurra a Le Signore del Calcio su Sky: "Calcio maschile aggressivo, noi mandiamo messaggi di serenità e di gioia. Il desiderio più grande per me sarebbe quello di avere 100.000 tesserate in Italia.
La Ct azzurra a Le Signore del Calcio su Sky: "Calcio maschile aggressivo, noi mandiamo messaggi di serenità e di gioia. Il desiderio più grande per me sarebbe quello di avere 100.000 tesserate in Italia.

Dopo l'impresa contro l'Australia, l'Italia si prepara alla seconda partita del Mondiale femminile che si sta giocando in Francia. Dall'altra parte ci sarà la Giamaica, con i tre punti che potrebbero essere veramente decisivi per le ragazze azzurre in ottica qualificazione agli ottavi di finale. 

In panchina ovviamente ci sarà lei, Milena Bertolini, l'architetto di tutto. Giocatrice prima, allenatrice poi. Insomma, in pochi possono parlare di calcio femminile come lei: "Il calcio giocato dalle ragazze - spiega la Ct nello Speciale Le Signore del Calciomanda messaggi diversi, di serenità e gioia. A livello maschile si sono persi. Quando vedi una partita di calcio maschile, gli aspetti che sono l’essenza dello sport mancano. Credo che ci si stia disinnamorando del calcio maschile. Perché è un calcio di tensione, aggressivo. Invece il pubblico ha voglia di vedere uno spirito sportivo e, vedendo le ragazze giocare, lo ritrovi. C’è molta voglia di questo”.

E se i maschi non sono riusciti a prendere parte all'ultimo Mondiale, le azzurre in Francia ci sono eccome: "Il mio desiderio è quello di fare bene e di far vedere un bel calcio - ha continuato - facendo apprezzare le qualità di queste ragazze. Poi il desiderio più grande per me sarebbe quello di avere 100.000 tesserate in Italia. Avere delle bambine che giocano a calcio, con i maschi, nelle scuole calcio di quartiere. Avere delle squadre dilettantistiche miste. Avere dei dirigenti un po’ più aperti mentalmente. Quando inizi ad avere questi numeri, inizi ad attaccare anche gli aspetti culturali”.



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