Non solo Champions, Europa e Conference. Il calcio comincia a guardare in avanti, con esattezza al Mondiale 2026. Di fatto, è arrivato il primo assaggio del grande evento con la presentazione di logo e slogan della manifestazione. L'immagine emblema della FIFA World Cup, che si svolgerà tra Canada, Messico e Stati Uniti, raffigura il trofeo e l'anno. Lo slogan, invece, è breve e inciso e inizia a suscitare già un certo effetto. "WE ARE 26" è il motto che verrà pronunciato da migliaia di tifosi e appassionati. Seppur sembri prematuro, l'emozione sembra essere già alle stelle. E a scandire l'attesa ci pensa anche il presidente FIFA Infantino e il vicepresidente Montagliani.
Infantino: "Slogan sinonimo di inclusione"
Unione. Questo si evince dallo slogan presentato in vista dei Mondiali del 2026. Ed è d'accordo anche il presidente della FIFA Gianni Infantino: "É un grido d'allarme. Tre Paesi e un intero continente diventano una cosa sola per dare il benvenuto a una Coppa del Mondo più inclusiva di sempre". Un appuntamento con la storia per tutti i paesi ospitanti, che scriveranno una pagina di storia a tutti gli effetti: "Questo è un marchio unico e importante sulla strada che ci porta al 2026".
Ma le soprese non sono finite qui: "Tra poche ore, le 16 città ospitanti lanceranno i singoli marchi sviluppati dalla FIFA". E iniziano i festeggiamenti: "Un intero continente celebra il fatto che il mondo intero si unirà in Nord America per il più grande spetatcolo sulla terra che si concretizzerà tra tre anni".
Montagliani: "Logo e slogan pietre miliari dell'evento"
Dopo Infantino, ha espresso le sue dichiarazioni anche il vicepresidente della FIFA e numero uno della Concacaf Victor Montagliani. E la sua presentazione alla Coppa del Mondo 2026 segue la stessa scia dell'entusiasmo: "Sarà un festival che poterà questo sport a nuovi livelli, con 104 gare che si giocheranno in 16 città tra Canada, Messico e Stati Uniti. Si tratta di un'opportunità per avvicinare nuovi fan a questo bel gioco". E in merito al logo e allo slogan: "Sono pietre miliari che inviano un forte segnale per questa incredibile competizione oramai all'orizzonte". Infine, l'euforia è lampante: "Non vedo l'ora di continuare a lavorare con tutte le figure partecipanti per l'evento più grande e diversificato di sempre".