Come passare dal terzo posto della passata stagione all’ultimo di quella attuale? Spendendo 130 milioni sul mercato. E’ questo il paradosso del Monaco, che dopo la rivoluzione estiva si ritrova in una crisi senza uscita. Ancora una sconfitta in campionato, questa volta contro il Reims per uno a zero. Henry non basta, il Monaco non vince più.
Le cessioni di Lemar, Keita e Moutinho pesano, gli acquisti di Chadli, Henricks, Barreca e Golovin non hanno inciso. La squadra monegasca si trova ora all’ultimo posto in Ligue 1 con 7 punti a pari merito con il Guingamp. Un avvio da brividi che è costato la panchina a Jardim, l’allenatore che appena un anno e mezzo fa aveva portato il Monaco alla vittoria del campionato e in semifinale di Champions. Cinque sconfitte, tre pareggi e una sola vittoria avevano condannato il portoghese all’esonero.
Ma nemmeno l’arrivo di Henry è riuscito a risollevare la situazione del Monaco, sempre più fanalino di coda. “L’arrivo di Henry? Evidentemente non è abbastanza. Non è perché ci chiamiamo Monaco che usciremo da questa situazione”, ha dichiarato qualche giorno fa Vasilyev, il vicepresidente del club monegasco.
E pensare che l’arrivo di ‘Titì’ aveva riacceso l’entusiasmo dei tifosi francesi, costretti però ora a sperare in una rapida rimonta per non rimanere impigliati in una complicata lotta salvezza. Dopo anni di successi il Monaco è costretto a guardarsi le spalle, con la consapevolezza di dover programmare in modo più oculato la prossima campagna acquisti.