Bari, Roma, Real, Sampdoria, Inter, Milan, Parma, Nazionale: scegliere altri 10 per una top 11 da sogno non è certo un problema per Antonio Cassano. "Ce l’ho nella testa da tanti anni" - si legge nelle pagine de La Gazzetta dello Sport - "Partiamo dal modulo: è un po’ particolare, scelgo il 4-2-2.2. Perché io sono per giocare all’attacco, sempre".
Difesa di ferro: "Allora tengo presente anche la Nazionale e in porta ci metto Gigi Buffon, un monumento, il più grande di tutti i tempi. Solo il tedesco Neuer può impensierirlo. Si gioca a quattro in difesa e a destra il mio giocatore ideale è il pendolino Cafu, su e giù per la fascia, senza fermarsi mai. In difesa come centrali scelgo Sergio Ramos e Nesta e in questo modo non si passa. Sandro era molto bravo ma un pizzico inferiore a Paolo Maldini, il mio vero incubo prima delle partite. Avrei voluto giocare con lui. A sinistra, come terzino, ci piazzo Roberto Carlos: devastante".
Centrocampo? Tecnica e classe: "Molto offensivo e di qualità davvero assoluta. Pirlo e Guti in mezzo. Pirlo è il genio, Guti ha dato molto meno di quello che poteva, come me. Però fidatevi del mio giudizio, lo conosco bene, era un vero fuoriclasse e aveva piedi per vincere almeno due volte il Pallone d’oro. Davanti a Pirlo e Guti ci metto altri due mostri del calcio: Zidane e Totti e bisogna soltanto immaginare la palla che viaggia da sola per gli attaccanti".
Attacco? C'è spazio anche per lui: "Una coppia formata da me e il Fenomeno, ovvio. Anche Ronaldo, come me, non aveva tanta voglia di lavorare però era talmente forte che gli bastava davvero poco per fare la differenza in campo. Allenatore Capello? No, quella è la risposta che potrebbe venire spontanea. Io ho avuto tanti tecnici ma scelgo Prandelli: tatticamente è veramente un mostro".
Buffon;
Cafu, Sergio Ramos, Nesta, Roberto Carlos;
Guti, Pirlo;
Zidane, Totti;
Cassano, Ronaldo;